Christie, l'islamista in casa del Gop

Chris Christie è il governatore del New Jersey del Gop. Ma è anche un altro problema per la già non facile corsa di Mitt Romney alle Casa Bianca. Perché un sondaggio realizzato ad aprile dalla Quinnipiac University dà Christie come favorito tra i candidati repubblicani alla vicepresidenza degli Stati Uniti, grazie ai tagli di bilancio operati da governatore e per il fatto di tenere testa ai sindacati dei dipendenti pubblici. C'è solo un piccolo dettaglio che stona: pare sia troppo amico degli islamisti americani, anche di quelli che finanziano Hamas. Cosa che uno si aspetterebbe magari più da un candidato democratico.

La "scomunica" contro Christie è arrivata da Daniel Pipes con un articolo su National review online scritto insieme a Steven Emerson. Secondo loro «il governatore del New Jersey ha un problema, in modo particolare la grana dell'Islam, che è di ostacolo alla sua possibile ascesa alla carica più alta. Ci rincresce di riportare che molto spesso lui si è schierato con le forze islamiste contro chi si preoccupa di salvaguardare la sicurezza e la civiltà degli Usa».

Poi vengono fatti alcuni esempi. Il primo: «Nel 2008, quand'era procuratore generale del New Jersey, Christie abbracciò e baciò Mohammed Qatanani, imam del Centro islamico della contea di Passaic, elogiandolo come "un uomo di gran buona volontà". Ha fatto questo dopo che Qatanani aveva pubblicamente inveito contro gli ebrei e contribuito all'attività di finanziamento di Hamas, un'organizzazione terroristica presente nella lista nera del governo americano e alla vigilia dell'udienza fissata per decretare la sua espulsione allo scopo di non vanificare una condanna israeliana per la sua appartenenza ad Hamas. Inoltre, Christie ha designato il viceprocuratore Charles McKenna come testimone caratteriale a favore di Qatanani». Il secondo: «Nel 2010, dopo che Derek Fenton aveva bruciato tre pagine di una copia del Corano durante una cerimonia di commemorazione dell'11 settembre, il suo datore di lavoro, il New Jersey Transit, ottenne da Christie l'approvazione per licenziarlo. Christie approvò a gran voce il siluramento di Fenton, anche se questo ha significato tutelare l'Islam a scapito del diritto costituzionale alla libertà di parola. L'Unione americana per le libertà civili (Aclu) ha rappresentato con successo Fenton perché riavesse il suo impiego». Il terzo: «Nel 2011 Christie ha nominato un islamista, Sohail Mohammed, alla Corte d'Appello del New Jersey. Il curriculum di Mohammed annovera una carica di consigliere generale dell'American Muslim Union (che ha asserito che un "commando sionista ha orchestrato gli attacchi terroristi dell'11 settembre") nonché la difesa di Sami Al-Arian, un operativo della Jihad islamica palestinese, e infine una partecipazione alla difesa legale del citato Qatanani. Mohammed non è solo il legale degli islamisti, è uno di loro».

Se i repubblicani hanno una possibilità di mandare Romney alla casa Bianca è sull'ambiguo dialogo con l'Islam di Obama. Che dopo avere finanziato le primavere arabe non ha mostrato il pugno di ferro all'Iran. Ma con uno come Christie l'arma diventa inutilizzabile.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 16:45