
Quello che la sinistra istituzionale dem vuol far passare è che l’omicidio politico va condannato (e ci mancherebbe pure!) ma che Charlie Kirk fosse un estremista, l’ultra-trumpista, eccetera. Stanno costruendo un frame comunicativo molto preciso: in questo modo lo “condannano” due volte, come vittima della violenza e come soggetto politico “pericoloso”, bilanciando l’empatia con un giudizio negativo. Invece la verità è che i veri estremisti del nostro tempo sono loro, con le forzature woke, le mille sfumature di “genere” insegnate alle elementari, le varie quote rosa e arcobaleno, la truffa green imposta per legge: tutta una visione distopica del futuro trasformata in regolamenti e tasse. Non sono idee discusse nei loro circoli radical chic: sono imposizioni quotidiane per tutti, martellamento ideologico portato avanti con i megafoni del mainstream, in gran parte nelle loro mani.
Kirk li smascherava con chiarezza e coraggio, parlando ai giovani con logica e confronto, non con dogma e censura. Ed era efficace, per questo dava fastidio. Ecco perché vanno fermati a viso aperto con l’azione politica: sono una minoranza di prepotenti che pretende di imporre la loro ideologia perdente. La verità amara è che le attuali forze sedicenti liberali e di destra italiane non riescono ad opporsi come dovrebbero, sono deboli: basta guardare alle politiche europee. Diverso negli Usa, dove almeno su clima, woke, cancel culture e truffa green Trump è stato chiaro fin dal discorso d’investitura, coerente nell’azione di governo, e i repubblicani si stanno compattando, alzando gli scudi.
La vera resistenza oggi è opporsi alle loro imposizioni e difendere la libertà, oltre al buon senso. Kirk glielo diceva chiaro. E noi dobbiamo fare come lui.
(*) Presidente di Liberisti Italiani
Aggiornato il 15 settembre 2025 alle ore 10:00