C’è gente che abbandona X e lo fa da Facebook: un paradosso che farebbe ridere se non fosse il solito Aventino su cui i soliti intellettuali sono soliti salire quando, come al solito, non hanno argomenti. Il pallone è mio e, se non decido io chi governa l’America, me lo porto via e lo dico a mamma. E quindi, dopo aver fallito con il pericolo fascista di Giorgia Meloni, adesso è la volta del pericolo sovranista e totalitario di Elon Musk. Il quale a nostro modestissimo parere non brilla per sobrietà ed equilibrio ma non costituisce allo stato attuale un pericolo per le sorti del mondo a meno che le sorti del mondo non coincidano con la bile della sinistra.
Volendo riassumere la vicenda in maniera telegrafica, la vittoria di Donald Trump ha scatenato il livore dei perdenti verso tutto ciò che ha contribuito a un risultato che non si aspettavano. Urge a questo punto fare due riflessioni: la prima è che il problema principale della sinistra è quello di essere autocentrata a tal punto da reputarsi la naturale candidata alla vittoria per definizione. La seconda considerazione riguarda il cortocircuito che si verifica quando alla sinistra sbattono in faccia la dura realtà e cioè che quando non ha argomenti perde.
I democratici, non lo sono poi così tanto da stringere la mano al vincitore, augurandosi maggiore fortuna alla prossima tornata. Da quel momento parte una santabarbara di interdizioni e tranelli alla volta del manovratore/usurpatore, un gioco ad avvelenare i pozzi, le corti costituzionali scendono in guerra per bocciare provvedimenti, la magistratura eccepisce l’eccepibile e i musici, i giornalisti, i nani, le ballerine, i menestrelli, gli attori, i cantastorie, i personaggi tutti del circo mediatico mettono in scena sempre lo stesso psicodramma della libertà perduta per via di un manipolo di destrorsi brutti e cattivi.
Questa volta è capitato a Elon Musk, il quale ha come colpa (oltre a quella di dire qualche fregnaccia di troppo) di aver finanziato la campagna elettorale di Trump. Ed era quasi naturale che, anche dall’Italia che è un po’ la periferia dell’Impero, qualcuno si cancellasse da X un po’ per vincere la frustrazione di essere un perfetto sconosciuto nello star system che conta un po’ per sedersi al tavolo dei “grandi”. E quindi tutto in un attimo X è diventato un postaccio illiberale e autoritario. Il tutto nella speranza vana che la gente ci creda ed inizi la psicosi dell’uomo cattivo che viene da X a mangiarti il cervello.
Verrebbe da chiedersi dove fossero questi illuminati quando a fare politica è Mark Zuckerberg, i cui dollari finiscono nelle casse del Partito democratico. Anche quando ha ammesso di aver manipolato l’opinione pubblica su Instagram e Facebook durante la precedente campagna elettorale e durante l’epidemia di Coronavirus. Mistero.
Aggiornato il 18 novembre 2024 alle ore 09:32