È l’ora delle marce, dei cortei e delle sfilate

Per Israele, per la Palestina e i Palestinesi. E per Hamas

Sono cominciati i distinguo, i dissidi, i cortei, le marce, le sfilate. C’era da giurarlo. Persino nella civile Milano qualche gruppo inneggia ad Hamas impunemente, col pretesto di richiamarsi alla Palestina, ai palestinesi vessati da Israele. Ovviamente, si sventola la bandiera della Palestina (se c’è) ma risulta fin troppo chiaro che la marcia vuole, senza silenzi o mezzi termini, inneggiare a una organizzazione dedita al crimine, ai delitti più mostruosi. Quelli di Hamas sono assassini, delinquenti. Ed è così che anche nella “civilissima” Milano (come si diceva una volta) si levano alti slogan non soltanto a favore dei palestinesi, ma anche per Hamas. Va pur detto, con una scarsa partecipazione di folla, più alcuni presenti incuriositi, non molto interessati – apparentemente – al litigio pro uno o pro l’altro. E infatti, già che c’erano, anche il sindaco Giuseppe Sala e l’onorevole Daniela Santanchè hanno litigato. Per carità: per l’attacco a Israele e per la vicenda di Gaza. Ma insomma, già che si trovavano lì, se le son dette di santa ragione, per un motivo ben preciso.

Difatti, a proposito del sindaco Sala va segnalato l’episodio delle due bandiere, una al fianco dell’altra, sulla facciata di Palazzo Marino: la bandiera di Israele e quella della pace. Nei giorni scorsi è intervenuto Roberto Jarach, presidente del Memoriale della Shoah di Milano, protestando giustamente per quell’accostamento. Risultato: via le due bandiere. Ma non è finita. Il sindaco, ritornando sull’episodio e pur ricordando che la bandiera della pace è stata, per così dire, voluta dal Consiglio comunale e aggiungendo che lui è con Israele senza “se” e senza “ma”, cercando sempre la pace, ha apertamente attaccato Roberto Jarach di usare questa occasione per fare politica “è la cosa più sbagliata che c’è. Roberto Jarach è di destra. Non è la mia opinione”. Che dire del sindaco di una città come Milano, che nel mezzo di una guerra sferrata a Israele e che ci riguarda tutti, indistintamente, ricorra a categorie politiche, tanto più riferendosi a un personaggio noto e prestigioso come Roberto Jarach? Però non è ancora finita. Come si dice, in cauda venenum. Ed ecco le parole sferzanti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, al presidio in solidarietà con Israele: “Sala si deve vergognare di mettere la bandiera della pace vicino a quella di Israele. E si deve vergognare di più, perché ha attaccato un membro della comunità ebraica, Roberto Jarach”.

Aggiornato il 17 ottobre 2023 alle ore 10:31