Il persistere dell’ideologismo inconcludente di Elly Schlein nel Partito democratico, il tentato sgambetto parafascista di Gianni Alemanno al saldo conservatorismo di Giorgia Meloni a Destra, aprirebbe un’autostrada al Risorgimento del Partito Liberale Italiano, con la posizione saldamente nel centrodestra assunta sotto la nuova segreteria di Roberto Sorcinelli.
Infatti Forza Italia in via di scioglimento, la Lega di Matteo Salvini sbalestrata dal incidente geopolitico della passata vicinanza a Vladimir Putin, tradita dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che vola nei sondaggi e s’arricchisce di transfughi dalle due prime formazioni, hanno tutte forti componenti liberali nei loro princìpi e programmi, ma hanno altrettanti residui statalistici, protezionisti, di difesa di certe categorie ed interessi incompatibili con quei princìpi.
Se il Partito liberale italiano, con un efficace doppio tesseramento con quei partiti, riuscisse a riportare a coerenza il quadro d’insieme, anche con una visibile presenza congiunta del suo simbolo, diverrebbe il cemento liberale della coalizione, e non un piccolo francobollo per spedire certe singole persone in taluni collegi marginali.
Aggiornato il 04 settembre 2023 alle ore 10:34