![Parlare di pace porta alla guerra](/media/8282841/le.jpg?crop=0.15960508508145074,0.049513938173595964,0.02020211658331629,0.052633316278530608&cropmode=percentage&width=370&height=272&rnd=133353620030000000)
Sassolini di Lehner
Il cattopacifismo è ormai sinonimo della eterogenesi dei fini. Più si straparla di pace, più crescono i focolai di guerra. Il sostantivo “pace” utilizzato a vanvera perde di sostanza semantica, cioè si declassa a significante senza significato. Tale degrado linguistico diventa sceneggiata ridicola e blasfema, quando il catto discende ad accatto-pacifismo, rivolgendosi speranzoso addirittura a Kirill, oggi patriarca ortodosso, ieri ufficiale del Kgb.
È il caso di dire: Si vis pacem, para bellum; si vis bellum, para pacem. Sic dixit cardinal Matthaeus Maria Zuppi.
Aggiornato il 01 agosto 2023 alle ore 11:13