Come è noto, la partecipazione di Elly Schlein alla manifestazione grillina “Basta vite precarie” ha fatto dimettere dall’Assemblea nazionale del Partito Democratico Alessio D’Amato, candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio. Queste le dure parole di D’Amato pubblicate su Twitter: “Ho comunicato a Stefano Bonaccini le mie dimissioni dall’Assemblea nazionale del Pd. Brigate e passamontagna anche No. È stato un errore politico partecipare alla manifestazione dei 5Stelle. Vi voglio bene, ma non mi ritrovo in questa linea politica”.
Ma al di là dell’imbarazzante esortazione a indossare il passamontagna per “sistemare i marciapiedi di notte”, rivolta ai giovani da Beppe Grillo, l’adesione incondizionata della segretaria dem ai temi che stanno più a cuore ai pentastellati, basati sulla folle idea dei pasti gratis, dimostra ancora una volta che il più grande partito d’opposizione ha virato verso una linea politica radicale priva di sbocchi. Tant’è che l’improvvisata riunione tra Giuseppe Conte e la Schlein ha ottenuto la benedizione di Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana: “Ogni volta che c’è un’occasione di convergenza, si converge. Le piazze si frequentano e io l’ho sempre fatto. Se poi questo consente di costruire anche un elemento di convergenza, va bene”.
Sta di fatto che la sempre più contestata segretaria del Pd ha usato parole molto chiare circa la strategia politica che intende seguire, per contrastare l’egemonia politica della destra di Governo: “Lavorare insieme contro la precarietà, per il salario minimo e per il reddito. Avete fatto bene a mobilitarvi Giuseppe”. In sostanza, fuor di slogan, la Schlein, incurante dei danni economici e finanziari prodotti dai grillini quando hanno amministrato il Paese, ribadisce la sua intenzione di inseguire il miraggio di una alleanza con il Movimento Cinque Stelle, rincorrendo le sempre più utopistiche proposte dei pentastellati, i quali sono passati dal catastrofico reddito di cittadinanza, da molti ribattezzato come reddito di nullafacenza, a un reddito universale incondizionato di natura planetaria, secondo quanto affermato dal comico genovese proprio in chiusura della succitata manifestazione.
D’altro canto, di fronte ai colossali problemi di equilibrio di bilancio che Conte & company hanno lasciato in “dote” all’attuale Esecutivo, mettendo a repentaglio la solidità del nostro enorme debito pubblico, la strana coppia Schlein/Conte, insieme all’inquietante presenza di Grillo, sembra aver trovato nel dissesto finanziario ed economico del sistema Paese il suo principale elemento di convergenza.
Un’opzione che, dopo la fallimentare esperienza degli scappati di casa al potere, oggi non sembra particolarmente attrattiva per gran parte degli italiani, come dimostra l’attuale tendenza elettorale la quale, in assenza di un radicale cambio di linea da parte del Pd, non può che relegare questo partito nel limbo dell’irrilevanza politica.
Aggiornato il 20 giugno 2023 alle ore 09:34