Mare Nostrum

Domenica la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e Mark Rutte, il liberale a capo del governo olandese, si sono recati in Tunisia. Lo scopo è stato quello di concordare gli aspetti d’un partenariato globale tra Tunisia ee Unione europea. Esso prevede un soccorso finanziario, per evitare il fallimento dello Stato nordafricano; un’assistenza circa gli investimenti delle imprese europee, per sostenere lo sviluppo di quella nazione; il finanziamento del gasdotto tra Tunisia e Italia, per l’approvvigionamento di tutta l’Unione europea; una estensione ai giovani tunisini del progetto d’interscambio di studenti Erasmus. E, non ultimo, la lotta ai trafficanti d’esseri umani e all’immigrazione clandestina.

È un risultato dell’iniziativa del Governo italiano. Giorgia Meloni si è recata a Tunisi anche tre giorni prima. La premier ha tessuto l’intreccio di questo partenariato strategico. Non solo: se la Tunisia collassasse, saremmo travolti da un’ondata migratoria senza precedenti. Ma questo accordo genera investimenti per le nostre imprese. E fa di noi il territorio attraverso cui transita l’energia diretta per il resto dell’Unione europea. Inoltre, le nostre Università degli studi diventano il luogo di formazione per la futura classe dirigente di quella Nazione.

Questo Governo, lentamente ma con determinazione, ci rende il Mare Nostrum.

Aggiornato il 12 giugno 2023 alle ore 14:32