In Friuli non c’è stato l’effetto Schlein

Come dimostrano gli impietosi numeri, in Friuli-Venezia Giulia l’atteso effetto Schlein lo abbiamo visto con il binocolo. Il Partito Democratico, guidato dalla più radicale segretaria della sua giovane storia, ha raccolto ancor meno consensi rispetto al disastroso responso delle ultime elezioni politiche.

Ora, a tutta prima, possiamo senz’altro affermare che, tra le altre cose, continuare a cantare “Bella ciao” a ogni occasione – come accaduto nel sempre controverso anniversario della strage delle Fosse Ardeatine – non rende nulla in termini di voti. Semmai, questa imbarazzante propensione di una certa sinistra a usare strumentalmente vicende morte e sepolte da decenni non può che indispettire chi, pur orientato verso questo versante politico, si aspetterebbe qualcosa di ben più concreto rispetto alla sempre più stantia e logora mitologia resistenziale.

Inoltre, una forza dichiaratamente di Governo dovrebbe avere nell’inclusività una delle sue caratteristiche principali, evitando di rappresentare, come in effetti rischia di fare la neo-segretaria, le fasce più radicali della sua area politica, divenendo la cassa di risonanza delle istanze più intransigenti dell’ambientalismo, dell’accoglienza senza limiti e di un generico dirittismo, che tende a fare piazza pulita di ogni ragionevole mediazione rispetto alla nostra storia e alla nostra cultura.

In poche parole, il nuovo corso della Schlein, sebbene sia ancora presto per dare un giudizio definitivo, non sembra aver offerto alla sua potenziale base di consenso quella necessaria affidabilità e concretezza che, per molti elettori, è sempre sinonimo di buona governabilità.

D’altro canto, dopo aver assistito al trionfo e al fulmineo declino degli scappati di casa del Movimento Cinque Stelle, non a caso attualmente in ottima sintonia con la stessa Schlein, ci aspettiamo nel teatrino dell’assurdo – come ormai è diventata la politica italiana – persino che il più grande partito della sinistra venga mandato rapidamente e inesorabilmente alla deriva da una ragazzotta di belle speranze, ma dalle poche e molto confuse idee.

Aggiornato il 04 aprile 2023 alle ore 09:34