Quasi tutti gli altri Paesi occidentali (compresi gli Usa di Joe Biden) ed europei (da quelli nordici fino alla Spagna e alla Grecia) hanno assunto politiche miranti a scoraggiare l’immigrazione illegale, dopo essersi resi conto delle sue letali conseguenze sull’ordine liberale esistente nei loro territori. Su quel tema, in quegli Stati si è formata un’unità nazionale e anche la sinistra (sia dall’opposizione, sia dal Governo) è solidale con l’interesse nazionale e con i diritti, la sicurezza e la libertà dei propri concittadini.
Quasi solo in Italia la sinistra continua a fare “l’amico del giaguaro”, cioè il cavallo di Troia di scafisti-trafficanti di esseri umani, nonché di nemici culturali degli italiani con una linea demagogica che – dietro l’ovvio e umanitario “salviamoli tutti” – nasconde un impossibile e anti-nazionale “accogliamoli tutti”. Gli italiani, soprattutto quelli dei ceti popolari e medi, hanno ormai capito benissimo che la sinistra italiana intende continuare ad agire (oggi dall’opposizione, come ieri dal Governo) come un potente fattore di attrazione per masse di migranti economici, che vedono ormai nel Belpaese il ventre molle dell’Europa, una terra di facile arrivo, stazionamento o passaggio. Un Paese anarchico, praticamente senza legge, dove si colpevolizza la Guardia costiera e il Governo per omissioni inesistenti e fantasiose, dove i tutori della legge hanno le mani legate e dove è possibile prima violare i confini e poi le stesse leggi penali (rese negli ultimi decenni ambigue e favorevoli ai rei). E dove lo si può fare non solo impunemente, ma persino con l’appoggio di istituzioni paralizzate o ideologizzate e di media politicizzati, da decenni, di egemonia di forze politiche e culturali antinazionali, ostili alla tradizione e alla cultura euro-occidentale, liberal-democratica e cristiana.
La sinistra italiana, anche dall’opposizione, con campagne mediatiche pretestuose dei media corrivi, intende di fatto continuare a erodere l’ordinamento giuridico liberale italiano per biechi ed erronei calcoli politici ed elettorali, che mirano a sostituire il proletariato (e l’elettorato) interno con uno esterno, mettendo insieme minoranze presunte discriminate, ma in realtà interessate a una totale inversione normativa e culturale. A tutto scapito degli interessi e dei diritti dei propri concittadini e connazionali.
La sinistra italiana continua – anche con l’attrazione dei migranti – a perseguire a ogni costo il proprio potere di casta (non più, nemmeno nominalmente, “di classe”), e a promuovere una rivoluzione culturale totale, che provoca l’estinzione dello Stato, la cancellazione della tradizione e della cultura nazionale e popolare, la sovversione dell’ordine liberale interno e internazionale.
Aggiornato il 17 marzo 2023 alle ore 13:06