Legge di bilancio: hanno vinto gli italiani

Con l’approvazione della Legge di bilancio del 2023 da parte del Senato, hanno vinto gli Italiani. Soprattutto quelli che ne hanno più bisogno, in questa congiuntura difficilissima, tra pandemia che la Cina comunista è intenzionata a esportare di nuovo e la destabilizzante guerra in Ucraina.

Hanno vinto le famiglie con i figli a carico, gli anziani o disabili con pensioni basse, le imprese che più assumono meno pagano d’imposta, i giovani avviati al lavoro, e non impigriti ed umiliati col reddito di cittadinanza. Tutti i cittadini per i quali, con l’innalzamento della somma spendibile liberamente in contanti, possono risparmiarsi di versare proventi abusivi alle banche per prendere il cappuccino col cornetto. Potremmo continuare, ma già s’è detto in articoli precedenti, e non ci si vuole ripetere.

Sono stati sconfitti i disfattisti della Sinistra, ed in particolare il Partito democratico. Costoro, incapaci di concepire qualcosa d’alternativo, hanno tentato l’ostruzionismo per impedire al governo di varare la legge entro la fine del 2022, costringendolo all’esercizio provvisorio. Cioè a spendere, da parte del governo, in dodicesimi, gli stanziamenti di competenza, al netto degli impegni assunti negli esercizi precedenti e dell’importo accantonato al fondo pluriennale vincolato.

I pensionati a livelli minimi, i giovani senza lavoro e con l’acqua fresca del reddito di cittadinanza, le famiglie che avessero compiuto l’azzardo di voler procreare, in una nazione a rischio d’estinzione entro il secolo, le imprese e famiglie stritolate dall’impennata delle bollette, si arrangiassero. L’importante, per loro, non sono i cittadini, la Nazione o l’Europa, ma mettere in crisi il primo governo conservatore in una compiuta democrazia liberale, in Italia. Tanto sono quei cittadini che hanno votato a destra. Quindi, per i sinistri, vanno puniti. Questa è la loro “democrazia”. Questo governo, però, gode d’una maggioranza solida. Speriamo, per gli Italiani, duri per la legislatura, e le successive.

Aggiornato il 30 dicembre 2022 alle ore 11:38