Guerra: è necessario combatterla

In precedenza ho criticato gli Stati Uniti, l’Alleanza Atlantica, l’Unione europea e l’Italia perché alle istanze geopolitiche avanzate da Vladimir Vladimirovič Putin, presidente della Federazione Russa, si era risposto con la minaccia di sanzioni economiche, cioè fischi per fiaschi. Ora, tuttavia, non solo c’è stata l’invasione dell’Ucraina, anche se l’esercito, il popolo, le istituzioni ucraine resistono eroicamente, ma il tono di Vladimir Vladimirovič Putin s’è fatto aggressivo verso tutto l’Occidente.

Voglio essere chiaro: sono un patriota italiano, un federalista europeo e un atlantista. Non mi piace Joe Biden, ho delle riserve sul Governo di Mario Draghi ma siamo in guerra. E in guerra si sta con la propria Patria, senza sé e senza ma. Perché la Federazione Russa, oggi, non minaccia l’Ucraina ma tutto l’Occidente. L’unica critica che va fatta è che le guerre occorre combatterle fino in fondo, e l’Unione europea e l’Alleanza Atlantica si pensano di potersela cavare con sanzioni economiche e aiuti all’Ucraina in materiale bellico, ma senza posare gli scarponi su quel territorio. L’Occidente pensa di essere difeso dall’eroismo di Volodymyr Zelensky, il quale non ha lasciato i suoi compatrioti a combattere da soli, malgrado la Gran Bretagna si sia detta disponibile a ospitare il suo Governo, e della moglie Olena, la quale ha rifiutato di mettersi in salvo con la figlia, sebbene tutti sappiano che l’ordine è di non farli prigionieri.

Qualche giorno fa, il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, ha affermato che oggi le guerre si combattono con molte armi, a cominciare da quelle cibernetiche, cosicché se uno Stato dell’Alleanza fosse attaccato con atti di pirateria telematica, potrebbe scattare l’articolo 5 del Trattato dell’Atlantico del Nord, che obbliga tutti i membri dell’Alleanza a entrare in guerra contro l’aggressore. La Pubblica amministrazione italiana, come quella d’altri Stati dell’Alleanza, è sotto attacco e non da oggi. Se ne traggano le conclusioni, e si corra militarmente in soccorso dell’Ucraina. La Seconda guerra mondiale è scoppiata a Monaco: la nostra timidezza, adesso, costerà cara.

Aggiornato il 01 marzo 2022 alle ore 09:27