Europa: serve una sovranità di difesa

Lettera aperta all’onorevole Giorgia Meloni, presidente dei Conservatori e riformisti europei.

Onorevole presidente, chi Le scrive è da sempre un Liberale di Destra, il quale sente l’essenza del liberalismo non tanto nel liberismo economico quanto nello Stato di diritto e nei diritti di libertà, elementi fatti propri dalla vera tradizione conservatrice europea. Proprio per questo, peraltro, è sconcertato da un certo radicalismo “transumanista” adesso in via d’affermazione nel “politicamente corretto”, non solo di certa Sinistra ma anche dei moderatucoli paurosi di contraddire quanto appare accetto dal lassismo corrente.

Tanto per fare un esempio quanti si battono, in qualche Stato membro dell’Unione europea, per concedere la facoltà ai minorenni di operarsi per cambiare sesso, cioè di affrontare un’operazione irreversibile che quindi non ammette pentimenti in futuro? Ho scelto questo esempio ricordando il motto d’un tempo dei liberali anglosassoni a sostegno dei poteri del Parlamento: “Il Parlamento può tutto, fuorché cambiare un uomo in donna”. Per come la natura fa gli esseri umani è così, ma queste battaglie transumaniste vogliono appunto “superare” con l’artificio la natura umana. Mentre l’ecologia segnala i guasti cagionati dalla razza umana per i suoi stratagemmi contrari alle leggi di natura – e l’Unione europea sta intraprendendo politiche “verdi” per porvi rimedio – s’interviene in senso opposto sulla natura degli esseri umani, con risultati già evidenti non solo sui tratti somatici ma soprattutto sulla psiche degli stessi.

Quando il manifesto per una Destra europea – sottoscritto da Ella, come anche dall’onorevole Matteo Salvini – parla di un vasto disegno volto a sovvertire i principi morali, civili e religiosi della tradizione europea, mi sento toto corde con voi, proprio per come sento i diritti di libertà della tradizione, cioè di libera espressione della natura antropologica dell’essere umano, minacciata da artifici contro natura… esperimenti da dottor Josef Mengele.

Un altro punto del documento mi trova in accordo, ma a patto di capirci. Come liberale mi sono sempre sentito contro il “super-Stato”, a partire da quello nazionale. Francesco Ruffini, in Diritti di Libertà del 1926, affermò che il diritto è porre limiti, delimitare confini fra le sfere d’azione. Lo Stato che pretenda potere su tutto è un atto di prepotenza politica senza natura giuridica. I diritti di libertà sono i confini tra le sfere d’azione degli esseri umani e quelle dello Stato, dai primi istituito a guardia di quei confini: questo è lo Stato di diritto.

A livello di relazioni fra Stati membri dell’Unione europea e il popolo comune dei cittadini europei, ecco la sua natura federale: una delimitazione continua di confini tra la sovranità dell’Unione nelle materie di sua competenza, quelle degli Stati membri e le libertà, le sovranità individuali dei cittadini. Questi confini evitano sia all’Unione che agli Stati membri d’essere “super-Stati” e nello stesso tempo consentono ai cittadini di vivere meglio. Gli agricoltori europei non potrebbero produrre se non fossero protetti dal mercato globale dalla politica agraria comune; stesso dicasi per gli imprenditori in genere se non fossero tutelati nella loro libertà d’intraprendere; gli europei non potrebbero spostarsi liberamente senza la libera circolazione delle persone… et alia. Nulla ha più fatto sentire queste realtà delle restrizioni causate dalla pandemia, superate solo grazie a un documento dell’Unione europea certificante vaccinazioni o tamponi negativi oppure immunità raggiunte per guarigione dalla malattia.

C’è un settore vitale, però, in cui, tranne qualche troppo lieve progresso la sovranità comune è carente: la difesa. L’alternativa alla federazione, a questo sistema di confini volti ad evitare i super-Stati, è la confederazione, cioè la mera alleanza senza materie di sovranità comune, pur con propri organi (vedi l’Alleanza Atlantica). Le confederazioni vivono, in assenza di sovranità comuni, solo grazie ad una potenza che imponga una volontà imperiale riducendo gli altri Stati a vassalli. È la mancanza di una piena sovranità dell’Unione europea in materia di difesa, nel persistente smembrato tra gli Stati membri, che poi si fanno la guerra sottobanco come Italia e Francia in Libia, a far sì che gli europei abbiano subito le politiche statunitensi prima di Donald Trump e ora di Joe Biden, fra loro contrastanti, senza poter dir altro che un “sì, signore”.

Urge quella sovranità di difesa ma da sovrani e non da vassalli d’un super-Stato esterno. Con questa prospettiva quel manifesto della Destra europea può essere sottoscritto anche da un Liberale di Destra.

Aggiornato il 08 luglio 2021 alle ore 09:03