Balle virali sugli asintomatici

Non bastavano politici di Governo e scienziati sbucati dal nulla per terrorizzare un popolo già abbastanza inebetito di suo, ora ci si mettono di buzzo buono pure molti celebrati personaggi della cultura. Tra questi merita una particolare menzione Antonella Boralevi che, tra le tante “medaglie” ricevute, nel 2009 è stata addirittura nominata Consigliere diplomatico per la Comunicazione della Cultura e della Immagine dell’Italia.

Ebbene, come ampiamente riportato dalla cronaca nazionale, questa illustre letterata si è duramente scontrata, nel corso di un dibattito in onda su Rete 4, con Matteo Bassetti, medico che dirige il reparto delle malattie infettive del San Martino di Genova. Entrata in polemica con Daniela Santanchè, la quale stava elogiando l’opera e il pensiero di Bassetti, alla Boralevi è scappata una battutaccia, sostenendo che l’infettivologo fosse più presente in tv che nel reparto del suo ospedale. Pesantissima la risposta di un Bassetti letteralmente furibondo il quale, a mio avviso, ha abbastanza ecceduto, mandando letteralmente in quel “posto” la scrittrice, malgrado quest’ultima cercasse ripetutamente di scusarsi.

D’altro canto, di fronte alla impressionante valanga di scemenze espresse sul virus dalla Boralevi, bollate come terrorismo mediatico dalla stessa Santanchè, non era facile mantenere la calma. In particolare, mi ha colpito l’apodittica affermazione dell’intellettuale fiorentina, che ha sostenuto di consultare attentamente le più prestigiose riviste scientifiche mondiali, secondo cui nella gran massa di persone che non hanno sviluppato sintomi, pur avendo incontrato il Sars-Cov-2, due su tre pagheranno per tutta la vita le gravi conseguenze di un tale incontro.

Ora, su questa evidente balla spaziale del quarto tipo vengono spontanee due domande: in primis, dato che conosciamo il virus da poco più di un anno e mezzo, la scienza medica è attualmente in grado di prevedere con un larghissimo anticipo i suoi eventuali effetti collaterali, peraltro in chi non si è nemmeno accorto di aver contratto l’infezione? E se così fosse, è stata forse elaborata una sorta di sfera di cristallo sanitaria tanto perfetta e lungimirante da poter fare a meno dei lunghi e approfonditi studi sul campo, i quali molto spesso solo dopo anni o decenni riescono a darci le migliori risposte sulle malattie infettive?

In attesa che la celebrata scrittrice, giornalista e autrice televisiva ci sveli l’arcano, vorremmo sommessamente consigliarle, soprattutto quando si rivolge a milioni di telespettatori, di accertarsi sempre di aver inserito il cervello prima di aprire la bocca.

Aggiornato il 11 maggio 2021 alle ore 09:11