
Stanotte Niccolò Machiavelli, non richiesto, ha visitato Mario Draghi e gli ha ricordato alcuni consigli che diede al Principe, tradotti nell’italiano d’oggi dal dotto Piero Melograni perché entrassero in testa a chi può trarne profitto per la patria.
“Ritengo possa esser vero che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, e che essa lasci a noi il governo dell’altra metà, o quasi”.
“Gli uomini camminano quasi sempre lungo le vie battute dagli altri e procedono per imitazione, ma non possono seguire completamente le vie degli altri e neppure eguagliare il valore dei loro modelli. Nondimeno un uomo saggio deve sempre seguire le strade battute dai grandi uomini e imitare i più eccellenti fra loro affinché, se anche la sua abilità non arriva alla loro altezza, gli assomigli almeno in qualche cosa. Il saggio agirà insomma come i più accorti arcieri i quali, giudicando il luogo da colpire troppo lontano e conoscendo i limiti del loro arco, mirano molto più in alto del bersaglio, non per raggiungere con la loro freccia tanta altezza, ma per potere, con l’aiuto di così alta mira, centrare il bersaglio”.
“Avviene quel che i medici dicono a proposito della tisi, che all’inizio è facile da curare ma difficile da diagnosticare, e che col passar del tempo, non essendo stata all’inizio né diagnosticata né curata, diventa facile da diagnosticare e difficile da curare. Lo stesso accade agli affari di Stato. Se, come solo ai saggi è concesso, conosci con anticipo i mali di uno Stato, li guarisci presto; ma quando, per non averli conosciuti, li hai fatti crescere fino al punto che ognuno li conosca, non c’è più rimedio”.
“Nei tempi dubbi, il principe avrà sempre poca gente di cui fidarsi. Un simile principe non può fare assegnamento su quel che accade nei tempi quieti, quando i cittadini hanno bisogno dello Stato; perché allora ognuno accorre, ognuno promette, e ciascuno vuole morire per lui, dato che la morte è lontana. Ma è nei tempi avversi che lo Stato ha bisogno dei cittadini, e ne trova pochi. L’esperienza è tanto più pericolosa, in quanto può esser fatta una volta sola. Perciò un principe saggio deve fare in modo che i suoi cittadini, sempre e in ogni circostanza, abbiano bisogno dello Stato e di lui; e sempre poi gli saranno fedeli”.
“Ma essendo il mio scopo quello di scrivere qualcosa di utile per chi vuol capire, mi è parso più conveniente considerare la verità effettuale della cosa piuttosto che l’immaginazione di essa”.
Poi Machiavelli, congedandosi nella scurissima notte, ha lasciato il pensoso Draghi con questo ammonimento: “Io credo, credetti e crederò sempre che sia vero quello che dice il Boccaccio: che è meglio fare e pentirsi, che non fare e pentirsi”.
Aggiornato il 04 febbraio 2021 alle ore 10:12