Scuola, quali sono i nodi ancora irrisolti?

Dopo 200 giorni la scuola sta ripartendo “in presenza”, con numerose incognite e tanti problemi ancora irrisolti. L’emergenza sanitaria ha messo in evidenza tutti i limiti del nostro sistema scolastico, per prima cosa la sua iniquità: la Dad (didattica a distanza) non è riuscita a garantire il diritto all’istruzione a 1,6 milioni di alunni e a 300mila disabili.
Nonostante i vari proclami, i problemi sono sempre gli stessi: la mancanza di autonomia degli istituti, la difficoltà a far incontrare domanda e offerta di insegnanti (migliaia di cattedre sono ancora scoperte), il quasi monopolio della scuola statale e il cattivo uso delle risorse. Per ogni alunno nella scuola pubblica si spendono 8.500 euro, nonostante ciò in diversi casi le strutture sono scadenti e addirittura gli studenti devono portare la carta igienica da casa.
In questa tredicesima puntata de La Scuola libera, Suor Anna Monia Alfieri ripercorre questi 200 lunghi giorni e affronta le varie questioni ancora sul tavolo, non senza mettere in luce gli sforzi fatti da più parti della società civile per portare all’attenzione del governo le reali problematiche della scuola. La conclusione è affidata all’ennesimo appello di Suor Anna alla ministra Azzolina per invertire la rotta seguita sino ad ora.

 

La scuola libera” è la rubrica settimanale dell’IBL curata da Suor Anna Monia Alfieri e dedicata all’approfondimento dei temi della scuola ai tempi del Coronavirus.

Aggiornato il 11 settembre 2020 alle ore 10:33