Li turchi so’ arivati alla marina

Di fronte alla minaccia di Recep Tayyip Erdoğan di spedire qualche milione di profughi in Europa ed alla impossibilità dell’Europa e del Governo italiano di reagire in maniera concreta, si propone di fare tesoro dell’esperienza del passato e di procedere celermente per non farsi trovare impreparati.

Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, affiancati da Dario Franceschini e Giuseppe Bellachioma, farebbero bene ad inserire in tutta fretta nella manovra economica una serie aggiuntiva di tasse, da chiamare Tassa Turca, da destinare al ripristino di tutte le torri di avvistamento che ancora segnano le coste italiane e che servivano per avvisare le popolazioni dell’avvicinarsi dei velieri carichi di aitanti giovanotti dediti alle razzie di beni e di persone da trasformare in schiavi.

Per l’occasione e per sensibilizzare l’opinione pubblica alla necessità di non sfuggire alla “Tassa Turca”, il Governo potrebbe imporre l’insegnamento nelle scuole della prima strofa della canzone romanesca “Come te posso amà”. Quella che recita: “A tocchi a tocchi la campana sona, li turchi so’ arivati alla marina, chi c’ha le scarpe rotte le risola, io già l’ho risolate sta mattina”.

Arrivano i turchi? La linea da seguire è una sola: scappare!

Aggiornato il 11 ottobre 2019 alle ore 10:49