Dopo Toninelli, Fioramonti

Ogni Governo ha la sua croce. Quello giallo-verde aveva Danilo Toninelli. Quello giallo-rosso ha Lorenzo Fioramonti. Delle gesta del primo è inutile parlare. Da Ministro delle Infrastrutture aveva assicurato che al Brennero c’era un traforo. E solo grazie alla Legge Basaglia ha evitato il ricovero coatto alla neuro. Il secondo, però, non scherza. Come prima uscita ha proposto la tassazione delle merendine per finanziare gli aumenti di stipendio dei professori. Come se gli italiani non pagassero già sufficienti tasse per tenere in piedi istruzione, sanità e quant’altro. Come seconda, invece, ha autorizzato gli studenti delle scuole italiane a non andare a scuola il 27 settembre se parteciperanno ai cortei per l’ambiente.

Ma come sapere chi avrà diritto alla giustificazione ministeriale partecipando ai cortei ambientalisti e chi se ne resterà a casa a dormire o riempirà bar e giardini pubblici ringraziando Greta ed il ministro per il giorno di insperata vacanza?

Per Fioramonti l’interrogativo non si pone. Perché ha già trovato il modo per convincere i ragazzi a non bigiare per diletto ma solo per impegno ambientalista. Disporrà che la tassa sulle merendine si applicherà solo a quelli che diserteranno i cortei ed affolleranno i parchi. Parola di ministro “gretino”!

Aggiornato il 25 settembre 2019 alle ore 10:45