I due partiti radicali

La carovana per la giustizia, la legalità e il garantismo o il referendum per mettere a gara il servizio pubblico dei trasporti a Roma, gestito dall’Atac in maniera quanto meno pessima? Presentarsi alle prossime elezioni insieme a Emma Bonino, Mario Monti e Benedetto Della Vedova con “Forza Europa”, o non presentarsi affatto? A poco più di un anno dalla morte di Marco Pannella, la guerra dei due partiti radicali, uno “italiano” e l’altro “transnazionale e transpartito” è rimasta pressoché la stessa. Le iniziative che ciascuno dei due porta avanti sono spesso condivise anche dai notabili dell’altra fazione, ma l’idea centrale di Emma Bonino, che vorrebbe rientrare in politica, possibilmente con gli stessi galloni con cui ne è uscita quando Matteo Renzi le preferì la scialba Federica Mogherini, non è giudicata politicamente commestibile da Maurizio Turco, Rita Bernardini e Sergio D’Elia. Che sono i custodi non tanto di un’ortodossia pannelliana astratta, quanto dello statuto del Partito radicale transnazionale che, ogni tanto, qualche pianeta della galassia cerca di trascinare fuori dall’orbita.

Tutti e due i partiti radicali hanno bisogno di tremila iscritti per sopravvivere. Entrambi si dividono Radio Radicale con trasmissioni, rubriche e iniziative che gli ascoltatori faticano sempre di più a distinguere. La radio, che fino a oggi continua a dividere il servizio pubblico che svolge nel trasmettere i lavori di Camera e Senato con degli annunci che avvertono quando finiscono “le trasmissioni in convenzione” e iniziano quelle della “Lista Marco Pannella”, dovrà presto, giocoforza, inventarsi altri annunci che spieghino quando iniziano le rubriche del Partito radicale “uno” e quando quelle del Partito radicale “due”. Va precisato che il secondo è stato formalmente scomunicato dal primo. Ciononostante continua ad avere le proprie rubriche nella radio, gestite dai fedelissimi e dalle fedelissime di Emma Bonino. Una coabitazione forzata che rischia di far diventare schizofrenici coloro che sono chiamati a sottoscrivere le famose tremila adesioni. Sia a un partito sia all’altro.

“Chi ha torto o ragione, chi è Napoleone”, cantava Rino Gaetano, nella sua celebre “Il cielo è sempre più blu”.

Aggiornato il 08 agosto 2017 alle ore 11:51