
Il disegno di legge nasce dall’urgenza dettata dalle gravi condizioni economiche in cui versa il nostro Paese che giustificano il ricorso ad una amnistia fiscale per i crediti vantati dallo Stato inferiori a 50mila euro, compresi quelli derivanti dalle iscrizioni a ruolo provvisorie, in pendenza di ricorso avverso gli avvisi di accertamento. Quasi metà degli italiani non riesce ad arrivare alla fine del mese, sette italiani su dieci hanno visto ridursi il potere d’acquisto.
Già a dicembre del 2012, nell’approvazione della Legge di stabilità (Legge n. 228 del 24/12/2012 - G.U. 29.12.2012), fu previsto l’annullamento di tutti i debiti fiscali iscritti a ruolo prima del 31 dicembre 1999 e inferiori a 2.000 euro. Multe non pagate, tributi evasi, tasse comunali, bolli auto, cartelle dei consorzi di bonifica, Iva. Una sorta di “pulizia” nei bilanci degli enti creditori, soprattutto dei Comuni.
Visto che il Governo si accinge ad emanare provvedimenti per le banche che sono in grave sofferenze, noi presentiamo questo provvedimento che ha come unico scopo quello di andare incontro ai problemi, tanti e sempre più stringenti degli evasori per necessità, cioè quella fascia più debole della società italiana che è costantemente sottoposta a pignoramenti, a fermi amministrativi, a cartelle pazze, a tasse non dovute o risalenti ad anni lontani e ben diversi da quelli segnati dalla crisi attuale. Questi soggetti sono ormai costretti ad ingrossare la schiera dei morosi e finire così nella lista nera delle società di recupero crediti.
In particolare, l’amnistia fiscale per i debiti fino a 50mila euro consentirebbe di alleviare le condizioni di chi è costretto a rateizzare i debiti con l’erario, soprattutto le nostre piccole e medie imprese, quelle del commercio, dell’artigianato, della moda e dei servizi, considerate da sempre un fiore all’occhiello della nostra società, ma che dopo i primi versamenti, purtroppo, non riescono più a far fronte agli impegni assunti.
Un ulteriore scopo contenuto nel disegno di legge è quello di arrestare i gesti estremi di decine di persone (anche se ora non sembrano più fare notizia) che hanno saldato con la vita stessa il debito con lo Stato.
Sono convinto che questa amnistia fiscale per tutti quei crediti verso lo Stato inferiori a 50mila euro, sia diventata una vera e propria esigenza e spero nella sua veloce approvazione.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 23:14