L’Ontario elimina le barriere tra province

La scorsa settimana, il governo dell’Ontario ha presentato un ambizioso disegno di legge volto a smantellare le barriere commerciali interne al Canada. Un’iniziativa senza precedenti, che punta a rendere l’economia provinciale più resiliente di fronte agli effetti delle nuove politiche tariffarie imposte dalla presidenza degli Stati Uniti d’America. Il premier Doug Ford ha firmato dei nuovi accordi con le altre province e ha definito le restrizioni al commercio interprovinciale come “una tassa autoimposta”, che grava sui cittadini e ostacola la crescita economica di Ottawa. Ford ha sottolineato come le barriere interne facciano aumentare il costo dei beni e dei servizi di uso quotidiano fino al 15 per cento, un’analisi tariffaria già descritta e analizzata nei mesi scorsi anche dal ministro dello sviluppo economico Anita Anand. “Proprio come i dazi del presidente Trump, queste barriere danneggiano la nostra economia, riducono i posti di lavoro e gli investimenti e ci dividono gli uni dagli altri”, ha dichiarato Ford, aggiungendo che l’Ontario sarà il primo governo provinciale in Canada a eliminare incondizionatamente tutte le eccezioni al libero scambio interprovinciale.

Uno degli aspetti più significativi del nuovo disegno di legge riguarda il settore dell’alcol, storicamente al centro di importanti contese tra le varie province canadesi. La riforma introdurrebbe un modello di vendita diretta interprovinciale: i residenti dell’Ontario potranno acquistare vino, birra e altri alcolici direttamente dai produttori delle altre province, mentre i produttori locali potranno vendere liberamente ai consumatori in tutto il paese. Una rivoluzione per la filiera commerciale locale, che apre a nuove opportunità per le piccole e medie imprese del settore enogastronomico.

La mossa del governo dell’Ontario è stata accolta con particolare attenzione e interesse anche a livello nazionale, e potrebbe diventare un modello per le altre province che intendono attualizzare e contestualizzare la propria azione giuridica e le normative economiche in un’ottica di maggiore integrazione commerciale e per la crescita della competitività interna. Il governo della Nuova Scozia ha già presentato una proposta di legge simile a quella elaborata dall’Ontario per ridurre le barriere commerciali e il premier Tim Houston ha dichiarato ai giornalisti che l’interesse sta crescendo tra i vari rappresentanti provinciali. “Dobbiamo agire in questo momento e assicurarci di promuovere un vero libero scambio in tutto il Canada. L’impressione è che gli altri premier, in tutto il Canada, vogliono promuovere proprio questa visione”, ha ribadito Tim Houston.

Peraltro, il Primo Ministro Mark Carney ha già sollevato la questione nel suo primo incontro con i premier canadesi il mese scorso. Carney ha promessi di lavorare al raggiungimento di un libero scambio interno entro il mese di luglio, ribadendo che la libera circolazione dei lavoratori, dei beni e dei servizi all’interno dei confini del Canada innescherebbe una crescita dell’economia nazionale calcolabile intorno ai 250 miliardi di dollari.

Aggiornato il 28 aprile 2025 alle ore 10:48