Un segno positivo. È quello stimato dall’Istat per l’economia italiana, che nel secondo trimestre del 2024 è cresciuta – secondo i calcoli – dello 0,2 per cento rispetto ai tre mesi precedenti. La variazione congiunturale, inoltre, rappresenta la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e in quello dell’industria, ma anche di un aumento nel comparto dei servizi. In termini tendenziali, nel secondo trimestre il Pil è aumentato dello 0,9 per cento.
“I dati diffusi dall’Istat – sottolineano da Confesercenti – confermano l’intonazione lievemente espansiva della congiuntura del nostro Paese, evidenziando altresì come la spinta alla crescita continui a provenire esclusivamente dai settori del terziario, con l’industria e l’agricoltura invece in arretramento”.
E ancora: “Le rilevazioni confermano come un target di crescita dell’1 per cento per l’anno in corso sia pienamente alla portata del nostro Paese ed è a questo punto alta la probabilità che le previsioni per il 2024 delle maggiori organizzazioni internazionali vengano superate. E l’andamento positivo della stagione turistica potrebbe ulteriormente contribuire ad una crescita del Pil decisamente superiore alle attese”.
Allo stesso tempo, Confesercenti evidenzia come “la conservazione di questa fase moderatamente espansiva dipenda in misura cruciale dalla tenuta dei consumi delle famiglie, tanto più in considerazione del contributo negativo che l’Istat registra per le esportazioni nette”. Pertanto, “manca ancora una vera e decisa ripresa dei consumi che necessita, innanzitutto, di un rinvigorimento del clima di fiducia, da realizzarsi attraverso una solida riduzione dei tassi di interesse, insieme alla messa a terra degli interventi sulla fiscalità e sul lavoro”.
Aggiornato il 30 luglio 2024 alle ore 15:28