Alps Blockchain

L’azienda trentina che rappresenta un altro orgoglio italiano nel mondo

È sempre bello parlare di giovani imprenditori italiani che riescono a creare business e portano in alto i nostri colori in giro per il mondo. Nel 2017, Francesco Buffa e Francesca Failoni promuovono un’idea che si basa sul mondo del mining digitale a sostegno della significativa crescita del settore blockchain. L’idea innovativa però non è questa ma la ricerca di un percorso focalizzato sulla sostenibilità ambientale del sistema. Individuare, pertanto, fonti energetiche sostenibili diventerà la vera mission dell’azienda. Nel 2018 viene fondata Alps Blockchain che ottiene il contributo da parte di Trentino Sviluppo per il rispetto dei requisiti di imprenditorialità giovanile e innovazione tecnologica. I due imprenditori cominciano a muovere i primi passi sul mercato orientando l’attività di mining di Bitcoin verso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Nel 2019 nasce il progetto Alps Farm Italia con l’obiettivo di creare una mining farm interamente alimentata da energia idroelettrica. Il modello, che si dimostrerà vincente, coinvolgerà diverse centrali idroelettriche dell’arco alpino con collaborazioni private e pubbliche.

Nel 2020, Forbes Italia inserisce i due fondatori nella lista dei cento giovani talenti italiani under 30 nella categoria Energy e il Greentech Festival di Berlino li seleziona tra i finalisti dei Green Awards 2022 per i migliori progetti innovativi a livello mondiale. Nel 2023, Azimut investe 40 milioni di euro nei progetti dell’azienda consentendo un’accelerazione nel processo di internazionalizzazione.

Oggi Alps Blockchain è presente in Paraguay, Ecuador e altri Paesi del Sud America dove sono stati messi a terra accordi pubblici e privati per l’utilizzo e l’ottimizzazione di centrali idroelettriche funzionali alla creazione di energia pulita. Recentemente l’azienda ha allargato il proprio raggio di azione in Oman, dove si appresta a lanciare un nuovo impianto all’interno dell’Hub tecnologico Green data City. Il sito scelto è particolarmente strategico in quanto le temperature estive non raggiungono mai livelli elevati e la presenza di acqua oceanica fredda permette l’agevole raffreddamento dell’impianto. Da non sottovalutare l’aspetto geografico e la stabilità politica del sultanato. È in arrivo, da parte di Azimut, un secondo intervento volto a dare ulteriore spinta propulsiva alle iniziative vincenti dell’azienda che, in pochi mesi di vita, ha incrementato volumi e margini in maniera esponenziale.

Aggiornato il 06 giugno 2024 alle ore 17:19