A Pollica per riflettere sul futuro dell’acqua e del mare

La comunità di Pollica, oramai nota il tutto il mondo per essere divenuta il centro delle iniziative sulla promozione, valorizzazione e tutela della dieta mediterranea, continua a proporre iniziative di proposta e pianificazione politica per il territorio, la difesa del mare, dell’acqua e dell’ecosistema.

Nel corso di una recente iniziativa che ha visto la partecipazione di Rosario Madaio, coordinatore provinciale del Forum dei Giovani di Salerno, ci si è interrogati sulle buone pratiche della sostenibilità ambientale, i cambiamenti climatici e le opportunità economiche e sociali provenienti dalla corretta depurazione delle acque marine.

“Il tema dell’acqua sarà il tema del futuro”, ha ricordato Stefano Pisani, sindaco del Comune di Pollica, e agli esperti, agli attivisti e ai giovani innovatori non resta altro che continuare a favorire momenti di approfondimento che vedono il Cilento e le attività del Future Food Institute al centro delle dinamiche di riflessione comunitaria, esperienze e progettualità che arricchiscano tutti e che aiutano a ragionare su quale può e deve essere il ruolo dei cittadini attivi nella ricerca e promozione di soluzioni innovative e più sostenibili per il futuro. Peraltro, il caso felice di Pioppi racconta una storia antica di attenzione e amore per il mare, ma anche di azioni concrete che hanno reso lo specchio d’acqua cilentano uno dei più belli al mondo.

L’inquinamento marino parte da terra e avere sistemi fognari funzionanti è il primo passo per far sì che le acque nere non finiscano in mare insieme con quelle bianche, ovvero quelle pluviali. I sistemi di depurazione sono essenziali per la prevenzione e la tutela del mare e riuscire a spingere sulla depurazione delle acque, sulla loro qualità e su quella dei servizi può divenire una chiave di volta per le piccole comunità costiere.

Il format è nato per mettere a confronto due realtà distinte: Pollica e Acerno, che hanno in comune una risorsa di grande importanza come l’acqua. D’altronde, Pollica è la comunità che ha scommesso sul mare e sulla Posidonia oceanica per ricavarne energia elettrica, avviando un importante progetto di recupero. Oltre ad avere progettato un impianto innovativo non impattante dal punto di vista estetico, tutto il meccanismo di recupero della posidonia parla di una sostenibilità reale, concreta e senza sprechi.

“Per depurare la posidonia delle sue frazioni sabbiose utilizziamo solo acque non potabili, usate per l’irrigazione o per il lavaggio delle barche. Inoltre, l’energia prodotta sarà destinata alla copertura del fabbisogno energetico di 500 famiglie, diventando di fatto un importante strumento per le politiche sociali. Anche questa è un’innovazione vera, che siamo fieri di raccontare”, ribadisce il sindaco Stefano Pisani. A Pollica il turista viene accolto non solo dal bel mare e dall’idea di godere della natura o del buon cibo. Il cittadino temporaneo viene educato, divenendo esso stesso parte integrante di una comunità che punta alla sostenibilità e all’idea di progresso intelligente e innovativo. L’impianto, completamente finanziato con fondi privati, consentirà di trattare la posidonia e la frazione organica dei rifiuti urbani dei comuni dell’area del Monte Stella e sarà allocato ad Acciaroli.

Il Comune di Pollica è, infatti, al lavoro con la Miras Energia srl per la definizione di un project financing che consentirà di produrre energia elettrica attraverso un impianto innovativo di biometano prodotto mediante la lavorazione della posidonia oceanica spiaggiata. L’impianto sarà il primo in Europa nato con questo specifico obiettivo. Di simili se ne trovano solo in Israele.

Da un piccolo borgo del Cilento proviene un concreto esempio innovativo di come far divenire il mare e la sua ricchezza un ulteriore slancio per lo sviluppo sostenibile.

Aggiornato il 30 maggio 2023 alle ore 16:50