Btp Italia: un risultato oltre le attese

Una risposta del mercato che è andata oltre le attese. La diciottesima edizione del Btp Italia ha chiuso con una raccolta che ha sfiorato i 12 miliardi di euro (11.994,517 milioni di euro, per l’esattezza, come confermato dal ministero dell’Economia e delle Finanze). Gli investitori istituzionali, nell’ultima giornata di collocamento, hanno infatti sottoscritto obbligazioni per 4,71 miliardi di euro, che si sono aggiunti ai 7,28 miliardi arrivati dai risparmiatori nelle prime tre sedute. Dati alla mano, si è trattato del sesto miglior risultato di sempre per il Btp Italia, che quest’anno si è rivelato favorevole per cassettisti e famiglie, in cerca di strumenti a rischio contenuto con i quali poter proteggere i risparmi da un’inflazione che, osservando i numeri di ottobre (11,8 per cento), è a doppia cifra.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato: “L’ultimo successo del Btp Italia è un grande segnale di fiducia verso le politiche adottate dal Governo. Il fatto che le famiglie tornino a credere nell’Italia e nel suo futuro ci riempie d’orgoglio e di responsabilità. Per questo, già dalla prossima legge di bilancio cominceremo a liberare le energie del sistema produttivo, sostenendo imprese e lavoratori. Vogliamo un’Italia forte, produttiva e artefice del proprio destino”.

Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, ha proseguito: “Sono particolarmente soddisfatto anche perché, al di là delle cifre, riusciamo ad attrarre sempre più investimenti da parte delle famiglie che evidentemente si fidano della proposta dello Stato a difesa del risparmio privato contro l’inflazione… Abbiamo scelto la strada giusta”.

I NUMERI

Il Mef, in una nota, ha spiegato: “Il nuovo titolo, con scadenza a 6 anni – data godimento al 22 novembre 2022 e data scadenza al 22 novembre 2028 – e un tasso cedolare (reale) annuo definitivo pari all’1,60 per cento, sarà pagato in due cedole semestrali mentre il regolamento dell’operazione avverrà lo stesso giorno del godimento del titolo. L’importo emesso, 11.994,517 milioni di euro, coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sul Mot (il Mercato telematico delle obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa italiana) attraverso Intesa Sanpaolo e UniCredit durante il periodo di collocamento”. In particolare, “nel corso della prima fase del collocamento (dedicata a investitori individuali e affini), dal 14 al 16 novembre 2022, sono stati conclusi 255.753 contratti per un controvalore pari a 7.281,189 milioni di euro”.

Le contrattazioni (vedi qui), “sia per numero di contratti che per controvalore, hanno registrato una domanda più sostenuta nel primo giorno rispetto al secondo e, ancor più, rispetto al terzo. Il numero di contratti sottoscritti nel corso della prima fase è stato uno dei più elevati mai registrati nelle emissioni Btp Italia, denotando una significativa partecipazione da parte dei risparmiatori retail, ai quali è specificatamente dedicato tale strumento”.

“Questo risultato – ha sottolineato il Mef – si mostra pienamente in linea con la strategia del Tesoro degli ultimi anni, finalizzata alla crescita della quota dei risparmiatori retail, in un’ottica di ampliamento e diversificazione della base degli investitori. Sempre con riferimento alla prima dase, dei 255.753 contratti conclusi sul Mot, circa il 67 per cento è stato di importo inferiore ai 20mila euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50mila euro, si arriva a circa il 91 per cento del totale relativo a questa fase”.

Pertanto, “si può desumere che nel corso della prima fase la partecipazione di investitori individuali è stata particolarmente rilevante rispetto a quella del private banking (con una quota di rispettivamente 72 per cento e 28 per cento). All’interno della quota sottoscritta da investitori individuali, si stima che il 51 per cento abbia inoltrato l’ordine attraverso le filiali delle reti bancarie (sia recandosi fisicamente in filiale sia inoltrando l’ordine a distanza) o gli uffici postali, mentre la quota di partecipazione attraverso l’home banking è stata pari al 49 per cento, la più elevata mai registrata nelle emissioni del Btp Italia. Per quanto riguarda la ripartizione geografica, la quasi totalità degli ordini ricevuti durante la prima fase risulta provenire da investitori domestici”.

VERSO LA MANOVRA DEL NUOVO GOVERNO

Sul piatto 30-32 miliardi a disposizione, con la fetta più grande da destinare contro il caro-energia. Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti hanno già cominciato a fare il punto della situazione per affrontare la prima manovra del nuovo Esecutivo. Manovra che verrà varata lunedì pomeriggio in Consiglio dei ministri. Al termine della prossima settimana il testo dovrebbe varare in commissione Bilancio alla Camera e l’approdo in Aula è previsto non prima del 20 dicembre. A seguire, il passaggio in Senato sarà meramente tecnico, per poi chiudere la partita prima di Natale o immediatamente dopo. Nella legge di bilancio, poi, si discuterà dell’aumento sul tetto al contante. Tra le indiscrezioni, potrebbe essere confermato il regime forfettario per gli autonomi, con un tetto aumentato da 65mila a 85mila euro. Invece, per i dipendenti saranno al vaglio aliquote più vantaggiose sui premi produzione. Le risorse, a quanto pare, dovrebbero bastare a confermare il taglio di 2 punti del cuneo fiscale e, sulle pensioni, per evitare il ritorno della legge Fornero: si punta su una combinazione fra 41 anni di contributi e 61 o 62 di etàCarlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha ammesso: “Se il taglio al cuneo fiscale sarà inferiore a quello che ci attendiamo, perché tutte le risorse saranno messe a disposizione per fronteggiare il caro energia saremo d’accordo, ma se invece si metterà mano a nuovi prepensionamenti allora non ci stiamo. Saremo inflessibili. Basta prepensionamenti per fini elettorali”.

Aggiornato il 18 novembre 2022 alle ore 12:51