Le aziende chiedono modifiche al Codice appalti

Dal Senato ok alla legge delega

Le aziende chiedono al Governo modifiche sostanziali al Codice degli appalti per agevolare la realizzazione delle opere e degli interventi previsti dal Pnrr. È quanto emerge dalla periodica indagine effettuata dal Centro studi sugli Appalti pubblici di Argenta Soa, società organismo di attestazione che certifica le imprese per la partecipazione alle gare pubbliche.

Una richiesta alla quale il legislatore ha dato una prima risposta nei giorni scorsi, quando l’aula del Senato ha approvato, in terza lettura, il disegno di legge delega sul Codice dei contratti pubblici. Il governo avrà ora sei mesi di tempo per scrivere le nuove regole sugli appalti, nel rispetto dei principi indicati nella legge delega. Una volta definito e in vigore, il nuovo Codice dei contratti sostituirà l’attuale decreto legislativo n. 50/2016.

Stando ai dati del sondaggio di Argenta Soa, aggiornati a maggio, gli altri fattori decisivi per riuscire a realizzare il Pnrr riguardano la riduzione dei costi delle materie prime, intervenendo lungo la filiera per frenare i fenomeni di speculazione, e l’innalzamento della qualità del capitale umano degli uffici locali che programmano progetti e investimenti.

Per due imprese su tre, infatti, il costo delle materie prime rappresenta la preoccupazione maggiore, seguono la scarsità delle stesse, e la presenza insufficiente di personale qualificato. Quanto ai provvedimenti adottati fin qui dal governo a tutela del tessuto produttivo, le aziende interpellate ritengono siano stati insufficienti (60%), o si dicono non molto soddisfatte (40%).

Aggiornato il 20 giugno 2022 alle ore 11:42