Francesco Starace è convinto che il caro gas “finirà”. Ma “poi tornerà, poi ricomincerà. Il gas è il fratello minore del petrolio ed ha i suoi stessi geni, è volatile da sempre”. Lo dice in un’intervista a Repubblica l’amministratore delegato di Enel. “Ora dobbiamo limitare gli aumenti, e mi pare che in questo momento il governo lo stia facendo bene, e poi agire strutturalmente su due fronti – spiega – Ridurre la nostra dipendenza da questa commodity preziosa ma troppo instabile, orientandoci sempre di più verso le rinnovabili, e ammortizzare la volatilità intrinseca del gas facendo contratti su tempi più lunghi”. Dal caro energia, comunque “non abbiamo fatto extraprofitti – sottolinea – Noi produciamo il 18 per cento dell’energia prodotta in Italia e la vendiamo direttamente ai nostri clienti, al mercato libero a prezzi fissati due o tre anni prima, come facciamo d’altronde in Spagna e in tutto il resto dei mercati in cui siamo presenti”.
Quindi “anche ora, avendo già venduto la nostra energia, non abbiamo avuto extraprofitti e i nostri clienti, che hanno avuto i prezzi fissati tempo fa, sono al riparo da questa volatilità del gas”. Fra i temi dell’intervista anche l’obiettivo dell’azienda di arrivare a emissioni zero non più nel 2050, ma nel 2040: una data fissata “a ragion veduta dal punto di vista economico” perché “si abbattono i costi della produzione di energia spostandosi sulle rinnovabili” e “si elimina la dipendenza dalle fonti fossili”. Inoltre “smetteremo di emettere Co2, cosa che fa bene a tutti”. Quando Starace sente parlare di costi della transizione “penso che ci sia una certa confusione semantica: attuarla è conveniente e quello che si affronta oggi non è un costo, ma un investimento sul futuro”. Nel piano industriale di Enel “è previsto che da qui al 2030 investiremo circa 210 miliardi; circa 160 nostri e altri 50 da parte di altri soggetti che coinvestiranno con noi in iniziative comuni”, come “le reti elettriche, essenziali per la progressiva elettrificazione dei consumi, e nelle rinnovabili”.
Aggiornato il 13 gennaio 2022 alle ore 16:25