Un nuovo anno in arrivo e la sensazione che non sarà un 2022 facile per l’economia. Queste le stime di Bankitalia e Bundesbank, che abbassano il Pil e, dall’altra parte, hanno alzato le stime dell’inflazione.

Va considerato che la Banca centrale europea aveva già parlato di un quarto rialzo consecutivo delle previsioni d’inflazione, quasi raddoppiate per il 2022 (al 3,2 per cento dall’1,7 per cento evidenziato tre mesi fa). Il motivo? Abbiamo nel paniere l’effetto dei prezzi dell’energia e il rialzo delle tariffe dei noli di container. Inoltre, c’è la variante Omicron, che potrebbe lasciare il segno.

La Bundesbank, ha scritto l’Ansa, “ha già portato pesantemente sul tavolo della Bce, non votando a favore del pacchetto annunciato da Christine Lagarde, l’allarme per un’inflazione che in Germania prevede oltre la soglia del 2 per cento da qui al 2024. E questo nonostante una crescita che ha ridimensionato per il 2021 (2,5 per cento rispetto al 3,7 per cento annunciato a giugno) e il 2022 (4,2 per cento invece del 5,2 per cento)”.

I numeri di Bankitalia, invece, “partono dal “boom” del 2021 – ha riportato l’Ansa – un 6,2 per cento ben superiore al 5,1 per cento indicato a luglio, frutto del rimbalzo dopo l’annus horribilis della pandemia, oltre che dello stimolo di bilancio e delle riforme. Ma per il 2022, nonostante gli aiuti europei con il Pnrr, c’è una frenata: 4 per cento, non più il 4,4 per cento indicato in estate”.

Aggiornato il 18 dicembre 2021 alle ore 12:16