Va avanti la crescita del fatturato nel comparto industriale. Secondo quanto evidenziato dall’Istat, a luglio l’indice destagionalizzato ha segnato “un massimo storico, toccando il livello più elevato dall’inizio della serie storica (gennaio 2000)”. Per l’Istituto nazionale di statistica, a luglio si stima che “il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, cresca dello 0,9 per cento, in termini congiunturali”.

Un incremento, quello su base mensile, che ha preso forma con “l’andamento positivo sul mercato interno (+1,7 per cento) mentre si rileva un moderato calo su quello estero (-0,8 per cento). Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 19,1 per cento (+19 per cento sul mercato interno e +19,2 per cento su quello estero)”. Non solo: nella media del trimestre maggio-luglio “l’indice complessivo è cresciuto del 4,4 per cento rispetto ai tre mesi precedenti (+3,6 per cento sul mercato interno e +5,8 per cento su quello estero)”.

Volgendo lo sguardo sui raggruppamenti principali di industrie, l’Istat ha indicato che “a luglio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni strumentali (+4,8 per cento) e per l’energia (+3,6 per cento), mentre registrano una riduzione per i beni intermedi (-1,2 per cento) e i beni di consumo (-0,9 per cento). Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie – è evidenziato – si registrano marcati incrementi tendenziali per tutti i settori: +31,8 per cento l’energia, +26,9 per cento i beni intermedi, +16,8 per cento i beni strumentali e +9,9 per cento i beni di consumo”.

Aggiornato il 22 settembre 2021 alle ore 13:03