QE COME IL TRIANGOLO DELLE BERMUDE?

Il.. Triangolo? Simbolo del dio massonico e degli amori infedeli, più o meno consensuali (che sono assai più stimolanti nel caso.. condiviso), o nuovo Triangolo delle Bermude creato dal QE (Quantitative Easing) nel sistema finanziario globale? Guido Maria Brera nel suo racconto semifantastico (invero, molto reale nelle analisi critiche sul.. turbo capitalismo disruptive) ci dice che Tempo e Denaro coincidono, nel senso che l'immensa nevicata superficiale prodotta dal QE, una sorta cioè di Helicopter Money che le maggiori Banche Centrali hanno steso sulle rovine delle economie occidentali, si è poi disciolta in un'immensa liquidità a tassi zero. Questo evento ha fatto sì che l'immenso capitale liquido circolante, alla disperata ricerca di impieghi di massima redditività, investisse molti miliardi di dollari, anche in perdita, in disruptive start up che praticano il cornering. Attività quest'ultima con cui gli investitori sono disposti a finanziare in perdita anche per parecchi anni soluzioni innovative concorrenziali che, alla fine, faranno profitti differiti pari a decine di volte il capitale iniziale. I nuovi attori del mercato high-tech delle App, dopato dalla tecnofinanza, sono così liberi di agire in pura perdita, sbaragliando a medio termine la concorrenza ordinaria che non può permettersi deficit importanti di gestione, perché aggravata dai costi dei diritti dei lavoratori impiegati e dalle duing taxes che è costretta a pagare nei Paesi in cui opera.

Invece, le disruptive si caratterizzano per un antifordismo (tasso di occupazione dei dipendenti vicino allo zero!) sostanziale, dato che i pochi addetti a contratto che operano sulle reti e sugli algoritmi sono sfruttati come gli antichi schiavi imbarcati nelle galere romane! L'esempio di alcune Major mediatiche (niente nomi, per carità, sennò ci scappa il morto per presunta diffamazione, anche se i numeri finanziari e i bilanci di quelle aziende quotate in borsa parlano fin troppo chiaro!) per lo scambio a pagamento di contenuti online, sequel televisivi e film, hanno mostrato le modalità operative di questo fenomeno disruptive della Tecnofinanza favorito dal QE e dai tassi a zero (anzi sottozero!). Questo Moloch rende ricchissime talune aziende innovative di successo che alimentano, grazie alle attività globali di miliardi di loro utenti, più o meno ignari, un proprio serbatoio sconfinato di Big Data che, guarda caso, sono soltanto e sempre loro a saper sfruttare. I relativi, immensi guadagni a fiscalità turbocompressa (le Major versano agli Stati in cui operano soltanto le briciole dei loro stratosferici ricavi!) consentono loro di scremare il meglio del genio algoritmitico di fisici matematici precarizzati in giro per il mondo e.. liberi dal cartellino (come certi calciatori  mercenari di grande talento) del vincolo degli Istituti di ricerca nazionali, dato che gli Stati super indebitati debbono scegliere se finanziare la ricerca o continuare a mantenere un minimo decente di welfare per i loro cittadini.

E qui però vorrei porre in astratto alcune domande al Tredicesimo piano (cfr. G.M. Brera). la prima: perché oltre al QE dollaro + Euro + Yen per sostenere l’acquisto di titoli del debito pubblico da parte delle banche non si è pensato a costruire un QE parallelo socio-manifatturiero-strutturale (QE-bis, per semplicità, al quale fa riferimento oggi anche Confindustria, che parla di un piano di tremila miliardi di euro da spendere in due anni per finanziare grandi infrastrutture infra-europee) ancora più robusto, per fare sostanzialmente due cose: assistere con prestiti diretti a tasso vicino allo zero le classi medie occidentali in difficoltà, erogando una sorta di reddito di cittadinanza universale che consenta di ripianare ai singoli privati insolventi il 70% dei mutui immobiliari sottoscritti per l'acquisto della prima casa, al quale aggiungere altresì sussidi a sostegno delle piccole imprese individuali e delle start up; contrastare il Dragone Asiatico con pari determinazione e con adeguati flussi finanziari di trilioni di dollari per il sostegno generalizzato alla ricerca avanzata e alla riconversione massiva verso nuovi impieghi della manodopera a media-bassa qualificazione, rimasta senza lavoro a causa del miracolo economico cinese, drogato di tecnologia occidentale ceduta forzosamente a seguito degli accordi di partnership (che ha poi consentito alla Cina di creare il suo Grande Fratello del Surveillance State)?

Non è forse vero che Pechino facendo un mostruoso dumping sociale e produttivo ha sostenuto con parecchi trilioni di renminbi e di dollari del surplus commerciale  la creazione di mega industrie nazionali e dei suoi Campioni industriali? E perché noi in contropartita non abbiamo fatto ricorso al QE parallelo per favorire l’abbattimento drastico del costo del lavoro e della fiscalità evitando così le gigantesche delocalizzazioni dell’apparato produttivo occidentale che hanno creato il deserto delle Rust Belt e della disoccupazione di massa nei ceti medi e operai di Usa ed Europa? 

Seconda questione, sempre sulla falsariga del QE-bis, relativo all'azzeramento dei debiti degli Stati occidentali. Mi chiedo se, in quell'ottica, non fosse lecito fare un discorso del tipo: "lo Stato debitore liquida in un'unica soluzione il proprio debito pubblico rimborsando immediatamente (avvalendosi delle risorse illimitate del QE-bis) ai sottoscrittori esteri e nazionali la quota capitaria, sottratta di un'aliquota pari "Xpercento" del montante degli interessi corrisposti ai sottoscrittori del debito, così come calcolati dalla data relativa di sottoscrizione". Attendo fiducioso risposta dai.. Diavoli della City, Wall Street, Francoforte e Tokio.

 

Aggiornato il 03 marzo 2020 alle ore 15:24