Ryanair firma con Anpac-Anpav, ma sindacati insorgono

Ryanair firma con le sigle professionali Anpac e Anpav l’accordo per il riconoscimento del personale di bordo di base in Italia. Un’intesa che segue quella firmata a marzo con Anpac per il riconoscimento dei piloti e che si inserisce nel quadro dell’impegno (preso dopo il caos cancellazioni dell’ottobre scorso) a riconoscere le rappresentanze sindacali che la low cost irlandese sta portando avanti in Europa. Ma questa mossa fa insorgere le sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil, che denunciano il “comportamento irrispettoso” verso le leggi, si dicono pronte ad agire e chiedono l’intervento del nuovo Governo. Ryanair, che a marzo aveva firmato con Anpac il primo accordo di riconoscimento per i piloti italiani, oggi ha siglato con Anpac e Anpav anche quello per il personale di bordo. È dall’inizio dell’anno che la low cost negozia in Italia solo con Anpac e Anpav.

“Siamo lieti di annunciare questo accordo”, ha affermato il capo del personale della low cost Eddie Wilson, sottolineando che l’intesa “dimostra ulteriormente la determinazione di Ryanair sul riconoscimento e sulla volontà di negoziazione con i sindacati in Europa per il nostro personale”.

Ma per Filt Cigl, Fit Cisl e Uiltrasporti, che hanno già da tempo il dente avvelenato per il fatto che la low cost persiste a dialogare solo con sigle scelte a sua discrezione, l’approccio con cui Ryanair continua ad affrontare le relazioni industriali in Italia è “inaccettabile” perché disconosce quanto previsto dalla Costituzione e “si fa beffa delle leggi del nostro Paese”. “Nell’interesse dei lavoratori e del bene del Paese respingiamo il diktat di Ryanair e siamo pronti ad attuare ogni azione idonea e necessaria per la difesa dei lavoratori tutti”, avvertono i sindacati, che chiedono, “nel solco del cambiamento, l’intervento tempestivo del nuovo Governo su queste scellerate azioni”.

Aggiornato il 07 giugno 2018 alle ore 18:02