“Zero Tituli”

Incredibile ma vero, la coppia Renzi/Padoan per l’ennesima volta cicca clamorosamente le previsioni sulla crescita e come se fosse niente nega la topica spaziale.

Da circa tre anni a questa parte non ne hanno azzeccata una che fosse una, eppure con improntitudine insistono nel magnificare successi che vedono solo loro. Siamo fermi, immobili, incollati allo zero di crescita come figurine dell’album Panini e Renzi con Padoan anziché ammettere la catena di sbagli e sconfitte, tira dritto come un fuso. Come se non bastasse, il Premier con una leggerezza surreale annuncia che i vantaggi delle riforme (tutte sconclusionate) arriveranno fra qualche anno.

Insomma come diceva Keynes nel lungo periodo saremo tutti morti, dunque diamoci pace e prepariamoci a sprofondare all’inferno. Sembra la trama di un romanzo giallorosa di Carolina Invernizio, ma non è così perché è la realtà di un Paese come il nostro che da Monti a Renzi scivola sempre più pericolosamente verso il collasso. Oltretutto quel niente di crescita, che appare negli indicatori, è solo frutto dell’incredibile lavoro di Mario Draghi che, al timone della Bce, se n’è inventata una più del diavolo per combattere la crisi.

Non cresciamo perché da noi non funziona niente, la macchina di Stato brucia tutto e produce solo debito, il fisco è un orrendo succhia soldi, la burocrazia è una dannazione biblica, la classe dirigente un’oasi di privilegi e nullafacenza. Siamo ridotti una vasca bucata e non c’è acqua che riesca a riempirla, i cittadini sono abbandonati a se stessi e un pezzo del Paese vive sulle spalle dell’altro con l’occupazione che è tornata a scendere.

Uno Stato come il nostro non sarebbe sopportabile nemmeno con la crescita cinese, eppure l’impiego pubblico continua a vivere di privilegi, le aziende di Stato e municipalizzate a fare debito, gli enti e gli organismi inutili a grattarsi la pancia. Come se non bastasse, accogliamo migliaia di profughi al giorno che non sappiamo e non possiamo gestire, con il risultato di sparpagliarli ovunque, creando una tensione sociale prossima a esplodere. Di fronte a questo disastro Renzi e Padoan dichiarano che miglioriamo, che stiamo risanando e chi l’Istat ha un metodo di calcolo imperfetto rispetto alla realtà dell’economia. Roba da non credere cari amici, verrebbe da chiedersi: “Ma dove vivono? Ma Renzi e Padoan sanno dei rapporti fra fisco e contribuenti? Fra cittadini e Pubblica amministrazione? Conoscono i tempi di accesso alle cure sanitarie? Alle scuole materne? Al disbrigo di una qualunque pratica? Renzi e Padoan, che così amorevolmente hanno accudito le benemerite banche, conoscono come si comportano con la gente e le piccole aziende che chiedono credito? Con chi ha bisogno di un fido? Con chi vorrebbe un po’ di liquidità? Renzi e Padoan sanno che significa l’incremento esponenziale del rateizzo fiscale? Sanno che alla fine è solo un sistema perverso per allungare il brodo, in quanto genera altro contenzioso visto che si finisce o per pagare le rate, o saldare il corrente? Siamo fermi, immobili perché non ce la facciamo più, perché anche il Governo Renzi ha sbagliato tutto, perché l’Italia è da decenni in mano a una classe politica e dirigente egoista, mediocre e in buona parte sotto colta e corrotta. Per cambiare davvero occorrerebbe un coraggio da leoni, anziché le chiacchiere e i miagolii autocelebrativi, occorrerebbe un ruggito contro la nullafacenza pubblica, contro i privilegi, le pensioni d’oro e gli stipendi da sceicco in deroga al tetto. Occorrerebbe di privatizzare subito le municipalizzate, abolire gli Statuti speciali regionali, mandare a casa una quantità enorme di ruba stipendi di stato. Servirebbe un ruggito da leoni per smantellare senza pietà l’apparato improduttivo pubblico che continua a generare disastri e disservizi, un ruggito per proporre una pacificazione fiscale ragionevole e per spingere il parlamento a eliminare le leggi che non servono, piuttosto che farne altre inutili. Insomma, è per questo che precipitiamo e su questo dovremmo intervenire con riforme ad azione immediata e non posticipata negli anni.

Egregi Renzi e Padoan, visto che siete a “zero tituli” come direbbe José Mourinho, delle due l’una, o cambiate mestiere, o trovate il coraggio di essere sinceri e di fare quel che serve, ora e subito, perché negli anni saremo tutti al creatore…

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 18:42