Lagarde alla Bce:

"La politica monetaria in Europa dovrebbe dare ulteriori impulsi per la crescita". Lo ha detto la direttrice del Fmi Christine Lagarde all'Handelsblatt. Al giornalista che osserva che a Mario Draghi non piacciono i consigli, Lagarde risponde "lo so, ma cosa dovremmo fare? Noi diciamo la nostra opinione quando è necessaria".

Nella gestione della crisi dell'euro, il presidente della Bce Mario Draghi ha detto le parole giuste al momento giusto. ''In modo molto abile - ha detto la Lagarde - lui ha trovato le parole giuste nel momento giusto. Nessuna parola è stata lasciata al caso''.

"Il flusso di credito nel settore bancario è sempre ancora fermo, i mercati del credito sono frammentati - continua la Lagarde -. Questo significa che nei paesi in crisi le imprese hanno chiaramente più difficoltà a ottenere credito, di quanto avvenga nei paesi economicamente forti dell'Eurozona". "Inoltre i duraturi tassi bassi di inflazione comportano altri rischi aggiuntivi".

Constancio, supereuro abbassa inflazione dello 0,5% - L'euro forte ha un impatto sull'inflazione determinandone una riduzione dello 0,5%. Lo ha detto il vice presidente della Bce Vitor Constancio, secondo quanto riferisce Bloomberg. "Se consideriamo l'andamento dell'inflazione da metà 2012 fino a oggi - ha spiegato Constancio - stimiamo che l'effetto dell'apprezzamento dell'euro abbia comportato da allora una riduzione dell'inflazione dello 0,5%". Constancio ha comunque ribadito che il tasso di cambio non è un obiettivo della politica monetaria della Bce.

Nowotny, presto per parlare di azione a giugno - E' troppo presto per fare speculazioni su un intervento della Bce a giugno, come ventilato da Draghi. Lo ha detto l'esponente della Banca centrale europea Ewald Nowotny - scrive Bloomberg - sottolineando che un taglio del costo del denaro potrebbe non essere sufficiente e che la Bce può prendere in considerazione molteplici misure.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:24