Gli aiuti della Bce reinvestiti in titoli

Dove sono finiti i soldi della Bce? In Bot, Btp e Cct. Non è uno scioglilingua, ma il senso del “j’accuse” lanciato dalla Cgia di Mestre, che ha cercato di capire, dopo che le banche italiane hanno ricevuto in prestito soltanto negli ultimi sei mesi 255 miliardi di euro dalla Bce ad un tasso dell’1%, dove sia finito tutto il denaro.

L’obiettivo della Banca centrale europea era fornire la liquidità necessaria a finanziare nuovi prestiti alle imprese e alle famiglie, aiutando in questo modo a far ripartire l’economia. Il risultato non solo è stato disatteso, ma addirittura i prestiti sono diminuiti complessivamente di 9,2 miliardi di euro. Caso strano, nello stesso periodo di tempo l’acquisto dei titoli di Stato da parte delle banche italiane ha subito un vero e proprio boom: + 92,89 miliardi di euro. Visti i rendimenti dell’ultimo periodo, si tratta di una speculazione con margini di profitto fino a sei volte superiori all’investimento iniziale.

«Sia chiaro –  dice Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia -  ciò non vuol dire che questa tendenza rappresenti l’unica spiegazione della mancata concessione del credito al settore privato italiano. Tuttavia, in una situazione come quella che si è venuta a creare verso la fine del 2011, le banche italiane hanno preferito investire sul sicuro, anziché rischiare assieme alle famiglie ed alle imprese». Per lo meno, ammette Bortolussi, «se hanno acquistato i nostri titoli di Stato in maniera così massiccia, non possiamo disconoscere che ciò ha contribuito a immettere una forte dose di liquidità nel sistema salvando il paese dalla bancarotta».

Sta di fatto, in ogni caso, che per aziende e privati ottenere un prestito si rivela un’impresa sempre più difficile. Solo pochi giorni fa l’Opinione aveva raccontato come le banche mettano spesso in atto una vera e proprio forma di “boicottaggio” dei prestiti agevolati in favore di mutui più costosi per chi li accende e redditizi per chi li eroga. Più in generale, tra dicembre 2011 e maggio 2012 le famiglie hanno subito una contrazione dei prestiti erogati dalle banche di 1,29 mld di euro (- 0,3%). Le imprese, invece, hanno subito una diminuzione dei prestiti di 7,9 miliardi di euro (- 0,8%), mentre nel medesimo periodo di riferimento l’acquisto dei titoli di Stato da parte delle banche italiane ha fatto registrare addirittura un +44,3%. E se si analizza lo stesso dato a partire dal 2009, l’acquisto di titoli da parte dei nostri istituti di credito è cresciuto del 163%. Insomma, la crisi c’è e colpisce tutti, per alcuni è solo un altro ricco business.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 18:47