Oscar, “Familia” delude ma l’Italia sorride con “Playing God”

Sono state annunciate le shortlist degli Oscar. Una notizia a due facce per il cinema italiano. Purtroppo, Familia di Francesco Costabile non riesce a entrare nella rosa dei quindici titoli selezionati per il Miglior film internazionale. D’altro canto, l’Italia sorride con Playing God, il cortometraggio animato di Mattia Burani, che conquista un posto nella shortlist dei 15 migliori corti animati. Un traguardo tutt’altro che scontato. La selezione finale è arrivata dopo una scrematura severa, che ha visto in gara 113 cortometraggi provenienti da tutto il mondo. Figurare tra i quindici prescelti rappresenta già un primo successo significativo per il regista e per il team creativo che ha dato vita al progetto. La saga di sette minuti su un artista tormentato che tenta di plasmare una figura umana dalle proporzioni ideali ma la abbandona quando si accorge di aver fallito, dovrà superare un nuovo passo – quello dell’annuncio delle candidature il 22 gennaio – prima di poter ambire alla Notte delle stelle il 15 marzo al Dolby Theater di Los Angeles, ma per il regista e le creature di terracotta ispirate a Niccolò dell’Arca e uscite dallo Studio Croma di Bologna è un primo successo.

Oggi l’Academy ha annunciato le shortlist in 12 categorie. A sfondo italiano, tra le 15 canzoni originali, c’è Sweet Dreams of Joy, brano tratto da Viva Verdi, il documentario di Yvonne Russo dedicato alla vita degli ospiti della Casa di Riposo per musicisti di Milano, conosciuta come Casa Verdi.  Sinners e Wicked: For Good sono risultate in testa quanto a piazzamenti, con lo spagnolo Sirât in buona posizione e film come Frankenstein, Hamnet, Marty Supreme, Una battaglia dietro l’altra, Sentimental Value tra i film selezionati in categorie dal makeup alla cinematografia e le varie delinazioni musicali. Tra i 201 documentari papabili, ne sono stati scelti 15 tra cui The Alabama Solution, Apocalypse in the Tropics, The Perfect Neighbor e 2000 Meters to Andriivka. L’Italia, che aveva puntato ufficialmente Familia, è rimasta a bocca asciutta nella categoria del Miglior film internazionale, battuta da film come il norvegese Sentimental Value di Joachim Trier, papabile anche come miglior film, alla pari di Un semplice incidente dell’iraniano Jafar Panahi, portato dalla Francia, del brasiliano L’agente segreto e del coreano No Other Choice. La top 15 internazionale, sulla base dei contributi di 86 Paesi, include anche Belén (Argentina), Sound of Falling (Germania), Homebound (India), The President’s Cake (Iraq), All That’s Left of You (Norvegia), Palestine 36 (Palestina), Sirât (Spagna), Late Shift (Svizzera) e The Voice of Hind Rajab (Tunisia).

Aggiornato il 17 dicembre 2025 alle ore 16:24