
La grande letteratura riesce a restituire al lettore eventi del passato, rappresentandoli in modo da poterli rivivere. Questo avviene grazie a un libro di cui è autore il grande scrittore Charles Dickens intitolato Barnaby e Rudge, di cui la casa editrice Mattioli 1885 ha da poco pubblicato una nuova traduzione. Nella prima scena di questo bellissimo libro, appare la descrizione di un locale, il Maypole, che si trova nella foresta e non distante da Londra. Il locale è gestito da Jonh Willer, anche se è di proprietà di un signore raffinato, Geoffrey Haredale, che abita in una sontuosa dimora dai mattoni rossi, il Warren, in cui suo fratello, in circostanze misteriose, è stato ucciso. Haredale, un uomo che appartiene alla religione cattolica, è lo zio di una giovane donna, Emma, che si è invaghita di Edward Chester, di religione protestante. Haredale chiede a John Chester di poterlo incontrare nel locale il Maypole. Tutti sanno che tra questi due aristocratici esiste un odio ed un rancore insopprimibili. Trovandosi al cospetto del suo nemico, Haredale lo informa che mai acconsentirà e renderà possibile il matrimonio tra sua nipote Emma e il giovane Edward Chester.
Questo episodio, con la descrizione dei personaggi che frequentano il Maypole, mostra come alla fine del settecento in Inghilterra vi era una ostilità profonda tra i protestanti ed i cattolici. Conversando con suo figlio, John Chester, gli fa notare quanto siano importanti la dignità e i doveri che lui, Edward, ha verso suo padre. John Chester è membro della camera dei comuni, è un uomo ammirato per il suo autocontrolla e la eleganza della conversazione, e non può consentire né tollerare che suo figlio sposi una donna appartenente alla chiesa cattolica. Dolly, la figlia del magnano Warden che frequenta il Maypole, tiene e favorisce i contatti tra Edward e la giovane Emma, la cui storia d’amore è contrastata. John Chester, mentre legge le opere di Chesterfield, si rende conto di non aver saputo educare suo figlio al senso della responsabilità. Mary è una donna semplice, che ha messo al mondo un giovane sprovvisto di perspicacia, Barnaby, che è nato proprio quando il fratello di Haredale è stato ucciso. Mary ha intenzione di recarsi in città con suo figlio, rinunciando all’aiuto economico che ha sempre ricevuto da lord Haredale. Nel Maypole compare un personaggio molto inquietante ed influente, descritto da Dickens come un capo molto vanitoso. Si tratta di lord George Gordon, che dichiara di essere animato dalla convinzione di difendere lo stato, la patria e la religione protestante contro i papisti e i seguaci della religione cattolica. Gordon dichiara di non avere mai avuto dubbi, e di agire per l’amore che prova verso il suo Paese, abbandonato da Dio e dagli uomini saggi, e consegnato ad una confederazione di potenze papiste, ed è in preda alla corruzione, al dispotismo e alla idolatria. Sono pagine queste che descrivono il percorso che George Gordon compie per raggiungere Londra, per raggiungere Westminster e sobillare la folla contro la camera dei comuni, dove la mattina seguente deve essere discussa la petizione presentata dai protestanti contro le leggi varate a favore dei cattolici.
Nei pressi del Bridge Chiuse a Londra Haredale incontra il suo nemico John Chester al quale fa notare che in quel momento, la mattina prima che abbiano inizio i disordini e le devastazioni nelle strade e nei quartieri di Londra, nella camera dei comuni sono riuniti i deputati protestanti per impedire ai figli dei seguaci del cattolicesimo di andare a scuola e avere gli stessi diritti di cui godono i giovani protestanti. Haredale nota che Gordon, con i suoi discorsi intrisi di odio ed intolleranza, induce i cittadini inglesi a considerare i seguaci del cattolicesimo come lupi e persone da disprezzare. Haredale, un episodio bellissimo dentro il racconto dei disordini che stanno per investire la città di Londra, al cospetto di George Gordon osserva che i cattolici hanno in comune con i protestanti, per averlo ricevuto da Dio onnipotente, il buon senso e la dignità, qualità che dovrebbero distogliere Gordon dal commettere azioni eversive e violente. La folla tumultuante era stata divisa in quattro quartieri ed era per lo più composta dalla feccia della società e da avanzi di galera. La crescita della folla, che era in procinto di assediare il parlamento e di assaltare le carrozze dei deputati, era stata favorita da pessime leggi penali, da regolamenti carcerari inadeguati, e dalla incompetenza della polizia.
Dickens, nelle pagine in cui racconta i disordini che dilagarono in quei giorni del 1780 a Londra, da grande scrittore ammette che spesso la folla ha una natura misteriosa e sfuggente. La grande massa, per il grande scrittore inglese, spesso non ragiona né è abituata a pensare, essendo sobillata dalle proprie passioni sfrenate, dalla povertà, dalla ignoranza, dall’amore cieco per il male e dalla speranza di ricavare dai disordini un bottino. Barnaby, un giovane ingenuo che non comprende le complessità della politica, simboleggia e raffigura la tipologia umana di quanti con l’inganno sono coinvolti nei tumulti e nei disordini. Il Maypole viene danneggiato dalla folla inferocita, così come la dimora signorile di Haredale, il Warren, viene incendiata. Tutto il Paese, per quattro lunghi giorni, cade in preda alla piaga delle violenze scatenate dai seguaci di Lord George Gordon. La folla, in segno di protesta, decide di dare alle fiamme la prigione di Newgate, per favorire la liberazione dei detenuti. La folla in tumulto, mossa da un odio sconsiderato, incendia e dà alle fiamme la casa di un alto magistrato come Lord Mansfield. Haredale, nel corso della sommossa, per comprenderne il senso ed il significato, si nasconde tra i rivoltosi, dopo essersi travestito per somigliare a loro. Barnaby, il giovane privo di lucidità, si trova coinvolto nei disordini e finirà in prigione, dove conoscerà suo padre, il vecchio Rudge, responsabile dell’omicidio del fratello di Haredale. Dopo che l’ordine venne ristabilito a Londra e i disordini sedati, la camera del comuni si impegnò ad esaminare le petizioni presentate dai protestanti. Lord George Gordon, in seguito alla conclusione della sommossa, venne arrestato e processato per alto tradimento. Di tutti i suoi quarantamila uomini, nessuno gli rimase accanto tra i seguaci, gli amici e i dipendenti. Edward Chester ed Emma Haredale, grazie alla approvazione di suo zio, si unirono in matrimonio. La conclusione del libro è sorprendente ed emozionante. Un libro, che appartiene alla grande letteratura inglese, e racconta in modo magistrale il conflitto identitario tra protestanti e cattolici in Inghilterra alla fine del settecento. Imperdibile.
(*) Barnaby Rudge di Charles Dickens, traduzione di Livio Crescenzi e Mariaelena di Gennaro, Mattioli 1885, 808 pagine, 29 euro
Aggiornato il 15 luglio 2025 alle ore 14:29