
Il delegato generale Thierry Frémaux annuncerà a breve la selezione del 78° Festival di Cannes (13-24 maggio 2025). L’unica certezza riguarda la presidenza della giuria affidata alla Premio Oscar Juliette Binoche. In una intervista a Variety di tre giorni fa, Fremaux ha mantenuto un riserbo praticamente assoluto, sottolineando la soddisfazione per la passata edizione che ha lanciato verso gli Oscar film indipendenti a cominciare dal premiatissimo Anora di Sean Baker, per proseguire con The Substance, Emilia Perez e Flow, accolti anche bene al botteghino. Ha lasciato intendere che ci sarà di nuovo Tom Cruise, accolto trionfalmente due anni fa in versione Top Gun questa volta con MI8 ossia Mission Impossible: The Final Reckoning, in uscita tra il 21 e il 23 maggio e potrebbe dunque essere sulla Croisette in anteprima mondiale e rivelando più che titoli alcune linee. Come ad esempio la possibile maggiore presenza in selezione di registe donne e una nuova clausola dal 2025 del regolamento riguardante i film nella selezione ufficiale che impegnando i titolari dei diritti a garantire che i film presentati abbiano rispettato e continuino a rispettare la sicurezza, l’integrità e la dignità di tutti i collaboratori. E questo in un paese, la Francia, il cui massimo premio cinematografico, i César ha reso ineleggibili i registi accusati di violenza sessuale. Per l’Italia si punta su due titoli attesi. Fuori di Mario Martone che racconta un momento particolare della vita della scrittrice Goliarda Sapienza (Valeria Golino) finita in carcere e che a Rebibbia incontrando alcune giovani detenute fa un’esperienza di rinascita che una volta fuori diventerà un legame autentico di amicizia tra donne (Matilda De Angelis e Elodie).
E l’atteso Duse di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi nel ruolo della leggendaria diva teatrale Eleonora Duse, al fianco di Noémie Merlant. Circolano anche ulteriori ipotesi: Cannes potrebbe prendere The Kidnapping of Arabella, opera seconda di Carolina Cavalli, una giovane talentuosa regista che ha esordito con Amanda, qui ancora con Benedetta Porcaroli. E La gioia di Nicolangelo Gelormini con Valeria Golino, Saul Nanni, Jasmine Trinca, ispirato a una storia vera di cronaca racconta la tragica storia d’amore tra una cinquantenne e un ragazzo molto più giovane. Mentre per altre sezioni rumors su Gli occhi degli altri di Andrea De Sica con Jasmine Trinca e Filippo Timi sul delitto Casati Stampa e Il maestro di Andrea Di Stefano, con Pierfrancesco Favino. Nelle ultime indiscrezioni intercettate nel rush finale si è fatto strada anche il mito Terrence Malikc, 81 anni, che 14 anni dopo The Tree of life che vinse una Palma d’oro, potrebbe tornare a Cannes (e non a Venezia) con una storia (ovviamente in preparazione da anni), ispirata a racconti biblici: The Way of the Kind. Si parla con insistenza di altri veterani come Jim Jarmusch con un film che riunisce Cate Blanchett e Adam Driver ossia Father Mother Sister Brother, e Wes Anderson con il nuovo film The Phoenician Scheme, un thriller di spionaggio familiare all star con Benicio del Toro, Mia Threapleton, Bill Murray, Willem Dafoe, Benedict Cumberbatch, Tom Hanks e Scarlett Johansson. Quest’ultima potrebbe esserci anche con il suo film d’esordio da regista Eleanor The Great in una “sfida” con Kristen Stewart anche lei neoregista con The Chronology of Water, con Imogen Poots adattato dal bestseller di memorie del 2011 di Lidia Yuknavitch. Spike Lee potrebbe tornare con il film Highest 2 Lowest (remake del thriller crime di Akira Kurosawa Anatomia di un rapimento) con Denzel Washington nel ruolo che fu nel 1963 del grande Toshiro Mifune.
Dati per altamente probabili Ari Aster con un film che riunisce Joaquin Phoenix ed Emma Stone nella commedia western Eddington. Il ponte con l’America sembra destinato a rafforzarsi a Cannes quest’anno: un titolo perfetto è certamente Nouvelle Vague di Richard Linklater un film in francese sul movimento iconico del cinema oltralpe degli anni Sessanta, dedicato in particolare alla nascita del film manifesto Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard e interpretato da Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg. Tre registe francesi in lizza: Julia Ducournau (Palma d’Oro con il cruento Titane) per un nuovo film con Golshifteh Farahani e Tahar Rahim, Rebecca Zlotowski per un dramma con Jodie Foster e Alice Winocour per un film sulla settimana della moda di Parigi con Angelina Jolie. Il russo Kirill Serebrennikov dovrebbe tornare in concorso con La scomparsa di Josef Mengele, adattamento dal romanzo omonimo di Olivier Guez con August Diehl nel ruolo del medico-torturatore nazista fuggito in Argentina alla fine della guerra.
Aggiornato il 07 aprile 2025 alle ore 13:40