Per la rubrica de L’Opinione delle Libertà che dà voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana, questa settimana vi consigliamo il libro “Qualcuno di noi” di Pietro Grossi (Mondadori).

Pietro Grossi (Firenze, 1978), con i suoi otto volumi tra romanzi e raccolte di racconti, ha vinto alcuni dei più importanti premi italiani. Abita, con sua moglie e i suoi figli, in Toscana.

 La Storia

Un romanzo pungente e avvolgente, un’opera intrigante da scoprire delicatamente, in armonia con il contesto nel quale si viene immersi. Le molteplici personalità del protagonista si muovono in un vortice di suggestioni, inquadrate come una bizzarra ciurma di marinai.

Passato e presente si mescolano in una sorta di lasso temporale scompigliato, dando vita ad una narrazione ipertestuale.

“Ci viene incontro come un io, e ci racconta di sé, di un’infanzia dentro le soffici spire di una famiglia agiata, della pratica della menzogna come sofisticata strategia di salvezza, di un’adolescenza che si riconosce nelle notti alcoliche, nel precipizio di sentimenti non governati, nel rabbioso esercizio della violenza. Ci racconta di sé, e più racconta più ci prende in contropiede il sospetto che quell’io stia vagando in una pluralità del sentire che detta le nuove avventure della giovinezza, che apre al noto e all’ignoto dell’America, ai deserti degli allucinogeni e alle frequentazioni metropolitane. E mentre ci spinge, quel narratore plurale, a contemplare i contraddittori viluppi della scoperta del mondo, avvertiamo il suo avvicinarsi alla scoperta luminosa dell’amore e al destino della scrittura”.

Pagina dopo pagina i dubbi aumentano insieme a quelle perplessità esistenziali troppo spesso sottovalutate.

Quel ‘Noi’ usato al posto del canonico ‘Io’ spiazza non poco il lettore, che si trova inizialmente spaesato ma poi comprende e accetta questa singolare condizione. Un racconto formativo condensato di emozioni e ricco di metafore significative, in grado di indicare al lettore la direzione da seguire per rintracciare le risposte ai propri interrogativi.

Pietro Grossi ci dona un’altra perla letteraria.

Aggiornato il 14 febbraio 2025 alle ore 13:48