Fulvia Colombo, prima annunciatrice Rai

Nasce il 13 marzo del 1926 a Suno, in provincia di Novara, da una famiglia alto-borghese. Il padre è un dirigente dell’ente Milano Fiera dove parte la prima trasmissione della storia della Rai. Suona abilmente il pianoforte. Avrebbe voluto fare l’attrice iniziando con una piccola parte in un film del 1948.

Nel 1948 inizia a lavorare in Rai, azienda in corso di rodaggio. È lei a leggere il primo annuncio il giorno 3 gennaio 1954 alle ore 11. Probabilmente furono pochi gli spettatori allora in possesso di un apparecchio ancora raro. Basti pensare che nel 1954 gli apparecchi attivi erano 45mila, mentre oggi ci sono in Italia 43 milioni di televisori. Le famiglie potevano vedere la tivù nei bar o nelle case di pochissimi possessori.

Arrivi e partenze è il primo programma dell’azienda radiotelevisiva condotto da Mike Bongiorno e Armando Pizzo. La Domenica sportiva viene trasmessa la sera dello stesso giorno.

Fulvia Colombo decide di vivere un’esperienza di spettacolo con Erminio Macario. La delusione la fa ritornare in Rai nel 1955. Sarà la madrina di una squadra di signorine buonasera, fra le quali Maria Teresa Ruta (zia della conduttrice attuale) e Maria Teresa Pasqualini a Torino, Nicoletta Orsomando a Roma, Marisa Borroni a Milano e Annie Ninchi (cugina di Ave) che proveniva dall’Eiar.

L’evento ha anche un’importanza nazionale perché collocato temporalmente dopo una guerra devastante e un vasto analfabetismo.

Dopo il primo annuncio, Fulvia Colombo svolge il ruolo di primo piano presentando con Gianni Agus il Festival di Sanremo del 1958, che segnò la vittoria di Domenico Modugno e Johnny Dorelli con la canzone Nel blu dipinto di blu.

È presentatrice del Festival di Napoli del 1958 assieme ad Enzo Tortora. Nel 1959 riceve il premio Maschera d’argento istituito nel 1945 e assegnato ai personaggi popolari del cinema e della televisione.

Nel 1963 si allontana dalla Rai a causa di un grave esaurimento nervoso. Riesce a lavorare sporadicamente come doppiatrice, ma è anche afflitta da problemi economici perché non ha una pensione. La sua situazione resa pubblica muove un’intera comunità sul Lago Maggiore dove vive. Grazie ad una azione solidale riceve il sussidio previsto dalla Legge Bacchelli.

Gli anni scorrono nella totale oscurità e dimenticanza. Di lei racconta con rispetto e affetto Paolo Cumbo, il sindaco di Meina, una località vicina al Lago Maggiore. Viveva fasi alterne di eccentricità e di grande gentilezza. Era molto curata nell’aspetto.

La Rai si espande. Partono le trasmissioni del secondo canale nel 1961 con il nome di Secondo programma. Arriva il colore e subito dopo l’inizio delle attività di Rai 3, che si chiamava Terza rete. L’Italia poteva collocarsi su un piede di parità con gli altri Paesi europei.

Pippo Baudo le fece visita per un’intervista in occasione delle celebrazioni dei cinquant’anni della Rai e la riconsegna alla notorietà facendola apparire nella trasmissione del 2003 Cinquanta. Storia della Tv di chi l’ha fatta e di chi l’ha vista. Erano trascorsi vent’anni dalla sua precedente apparizione.

È consegnata all’immortalità offrendo il suo volto come annunciatrice calma, gentile, elegante e recitando la frase famosa: “La Rai − Radiotelevisione Italiana inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive”.

Una curiosità: il filmato dell’annuncio fu ripetuto alcuni giorni dopo perché non si usava registrare le trasmissioni. Fulvia Colombo scompare nel 2005 in una casa di riposo. Aveva 79 anni. 

Aggiornato il 27 novembre 2024 alle ore 09:59