Ritorna dopo una lunga pausa la rubrica de L’Opinione delle Libertà che vuole dare voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana. Per la ripresa vi consigliamo il libro “Sparring partner” di Andrea Caterini (Editoriale Scientifica).

Andrea Caterini (Roma, 1981), è scrittore e critico letterario. Ha pubblicato diversi romanzi, tra cui Giordano (Fazi, 2014, Premio Volponi) e Vita di un romanzo (Castelvecchi, 2018). Tra i saggi si ricordano La preghiera della letteratura (Fazi, 2016, Premio Prata per la Saggistica), Ritratti e paesaggi. Il romanzo moderno (Castelvecchi, 2019, Premio Città delle Rose per la Saggistica) e L’oblio della figura. Nella stanza di Giorgio Morandi (Sillabe, 2020). Il suo ultimo libro è Ritorno in Italia (Vallecchi, 2022). Ha introdotto numerosi autori europei dell’Ottocento e del Novecento: Henry James, Marcel Proust, Virginia Woolf, Hermann Broch, Irène Némirovsky, Joseph Roth. Ha inoltre commentato Il sogno di un uomo ridicolo di Fëdor Dostoevskij (Ianieri, 2015). Nel 2018 gli è stato assegnato il Premio Bonura per la Critica Militante Under 40. Lavora come autore Rai di programmi di viaggio.

La Storia

Un romanzo autobiografico ruvido e pungente, in grado di scuotere anche l’animo più quieto. Un racconto aspro e insidioso come la vita da strada dalla quale proviene il protagonista, il quale lotta ogni singolo giorno per rincorrere quella parte di sé a tratti profondamente smarrita.

“Uno spazio di realtà ancora possibile, lì dove la realtà, umanamente, accade. Che cos’è altro, infatti, un ring, se non il quadrato in cui la vita esprime la sua metafora più autentica? Il protagonista di questo libro, che è l’autore stesso, torna là dove tutto è cominciato: in una vecchia palestra di borgata dove da ragazzo è stato un pugile. E lo fa per combattere un senso di disappartenenza che lo abita da un po’ di tempo – il tempo impiegato in giro per l’Italia come autore di programmi televisivi alla scoperta del territorio nazionale – lo fa per riappropriarsi non tanto del suo passato, ma di un luogo in cui potersi ritrovare”.

Il continuo peregrinare per l’Italia per motivi lavorativi provoca una sorta di smarrimento identitario. Le radici del protagonista sembrano infatti abbracciare tutto il Bel Paese, portandolo a sentirsi a casa sua un po’ in ogni luogo e un po’ in nessuno. La caratterizzazione dei personaggi da lui incontrati in questo ritorno sul ring regala al lettore momenti tanto profondi quanto impetuosi.

Un’opera appassionante in cui l’autore racconta molto di sé, svelando parte del suo percorso, mettendo a nudo coraggio e fragilità del proprio carattere.

Aggiornato il 15 novembre 2024 alle ore 14:16