La grande storia raccontata da Massimo Franco con monsignor Sergio Pagano

Massimo Franco, giornalista autorevole del Corriere della Sera, è l’autore di un libro sorprendente e raffinato: Secretum, edito dalla casa editrice Solferino Libri. Un testo di enorme valore intellettuale che deriva dalle conversazioni che Massimo Franco ha avuto nel corso degli anni con monsignor Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio apostolico vaticano – un tempo chiamato l’archivio segreto – su alcuni degli eventi storici più importanti del passato prossimo e remoto. Il giornalista, che ha potuto in compagnia di Pagano visitare questo archivio, frequentato dai maggiori studiosi di storia del mondo, nella sua introduzione al libro lo ha definito con un’immagine letteraria efficace: come una sorta di sconfinato purgatorio cartaceo, in cui bene e male convivono, toccandosi ed intersecandosi lungo i secoli.

La raccolta vaticana venne istituita da Papa Paolo V tra il 1610 ed il 1612, ed il termine segreto, con cui inizialmente è stato designato, si giustificava con la circostanza che si trattasse dell’archivio privato del Papa. Il filosofo Gottfried Wilhelm Leibniz, che vi svolse delle ricerche, lo definì “l’archivio centrale della intera Europa”. Sono noti i nomi delle famiglie aristocratiche papaline romane che diedero i propri fondi archivistici ai pontefici nel corso dei secoli, come quelle dei Borghesi, dei Ruspoli, dei Boncompagni e i Ludovisi. Di colpo, in una parte della narrazione al cospetto di Massimo Franco, spunta tra le mani di monsignor Pagano un testo scritto con i caratteri elaborati. In realtà, si tratta dell’Editto di Worms, con il quale Carlo V nel 1521 dichiarò Martin Lutero fuorilegge, mandandolo in esilio.

Dentro le mura secolari dell’archivio, al cospetto di documenti fondamentali sul piano della ricerca storica, monsignor Pagano confessa a Massimo Franco di trovarsi meglio con i morti anziché con i vivi. Infatti le carte dei deceduti, sono più interessanti dei vuoti colloqui dei vivi, e sovente sono scritti in modo raffinato sia in latino sia in italiano, con un gusto della parola che oggi si è perso e smarrito per sempre. Il personale dell’archivio nel nostro tempo è formato da storici qualificati, sicché, mentre gli inventari del passato erano semplici elenchi, quelli di oggi, a disposizione degli studiosi, hanno una introduzione storica, le note, le descrizioni e i particolari storici posti in evidenza e contestualizzati.

Monsignor Pagano, citando il filosofo Miguel de Unamuno, osserva che la chiesa è una società di fede e di civiltà. Agli inizi degli anni Ottanta Papa Giovanni Paolo II nominò una commissione per fare luce intorno al processo contro Galileo Galilei. Il vescovo, per favorire la purificazione della memoria, ha dato alle stampe due volumi di enorme valore. Secondo la storiografia tradizionale, Galileo subì due processi, il primo nel 1616 di fronte a Roberto Bellarmino, il secondo al cospetto dell’Inquisizione nel 1633. Al convento della Minerva, nel 1633, Galileo dovette abiurare tutto ciò che aveva pensato, scritto e sperimentato. Come risulta dal suo libro, il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, lo scienziato diceva di volere leggere e decifrare due libri: quello delle sacre scritture e quello della natura, entrambi opere di Dio onnipotente. La chiesa, opponendosi all’eliocentrismo, sosteneva, ammette monsignor Pagano, posizioni antiscientifiche.

Il capitolo sul conflitto tra il Vaticano e Napoleone Bonaparte è profondo e indimenticabile. L’imperatore francese, dopo avere sconfitto le truppe pontificie, impose allo stato del Vaticano due trattati, quello di Bologna e quello di Tolentino. In base al trattato di Bologna Napoleone aveva preteso dall’Italia sottomessa la consegna dei manoscritti preziosi e delle opere d’arte. Dopo essere stato scomunicato dal Papa, a causa della decisione di annettere lo stato del Vaticano all’Impero francese, nel 1809 Napoleone fece arrestare il Papa, Pio VII, deportandolo in Francia. Fu scritto dal responsabile dell’archivio francese, lo storico Pierre Daunou, un piccolo libro volto a dimostrare le malefatte dei pontefici. In realtà, furono azioni di ricatto verso il Papa Pio VII messe in atto da Napoleone per ottenere il concordato dal pontefice, che disciplinava i rapporti tra il trono e l’altare. Alla caduta di Napoleone, avvenuta nel 1814, solo una parte dei documenti dell’Archivio vaticano furono restituiti dai francesi. Molti andarono distrutti e dispersi.

Molto spazio viene dato alla posizione assunta da Pio IX durante la questione romana. Il Papa, avverso alle idee liberali, era contrario all’unità d’Italia. Cavour, Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi furono sempre considerati dalla santa sede come personaggi ostili alla chiesa. Leone XIII, dopo la formazione della unità d’Italia, aprì gli archivi vaticani per scongiurarne il sequestro da parte del nuovo Stato italiano. Sul modernismo e la persecuzione che in ambito cattolico subirono i seguici di questa corrente culturale, nel libro vi sono notizie ed interpretazioni importanti. Monsignor Pagano ammette che ai primi del Novecento non si aveva ancora la maturità intellettuale per riconoscere che le posizioni sostenute dai modernisti. Sia in letteratura, sia in teologia, sia nella storia della chiesa. Queste, erano il segno di un’evoluzione del pensiero umano da accettare con spirito di tolleranza. Pio X, preoccupato che l’eresia modernista potesse penetrare nei seminari, cercò in tutti i modi di contrastarla. A questo proposito, Massimo Franco usa l’espressione maccartismo religioso. Nel libro – davvero notevole, e scritto in un italiano raffinato e colto – vi sono capitoli dedicati al silenzio di Papa Pio XII sulla Shoah durante la Seconda Guerra mondiale, e in seguito alla conclusione del conflitto bellico. Dopo l’armistizio del 1943 e la dissoluzione della Monarchia, Papa Pio XII divenne l’interlocutore degli americani, prima ancora che il premier Alcide De Gasperi avviasse la politica di ricostruzione del nostro Paese, dopo la fine della guerra. Bello e indimenticabile è il capito intorno ai rapporti tra il Vaticano e gli Usa per sconfiggere il sistema comunista. Un libro di grande valore culturale, questo di Massimo Franco.

(*) Secretum, Massimo Franco, 2024, Solferino Libri, 448 pagine, 20,50 euro

Aggiornato il 08 agosto 2024 alle ore 12:19