I 120 anni della Titanus: in sala tornano cinque grandi classici

Alcuni capolavori del cinema italiano sono stati prodotti dalla Titanus. Una gloriosa azienda di famiglia che, per festeggiare il suo 120° compleanno, fino a luglio, riporta in più di cento sale cinque grandi classici restaurati: Rocco e i suoi fratelli (1960) e Il Gattopardo (1963) di Luchino Visconti, La ciociara (1960) di Vittorio De Sica, Pane amore e fantasia (1953) di Luigi Comencini e La prima notte di quiete (1972) di Valerio Zurlini. “Io penso che nella mia vita di produttore mi basterà aver fatto Il Gattopardo”. Non è un caso che all’ingresso della sede-museo della Titanus, a Roma, in Via Sommacampagna, campeggino i poster d’epoca de Il Gattopardo e di Rocco e i suoi fratelli. E che le celebrazioni per i 120 anni della Titanus con il Festival 120 Classics prendano il via domani, proprio dal capolavoro di Luchino Visconti e dalle parole di Goffredo Lombardo, il produttore scomparso 19 anni fa, che ebbe l’intuizione di portare sullo schermo il romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La prolifica azienda (oltre 1.500 titoli tra film e serie tivù prodotti e distribuiti) fondata a Napoli nel 1904 da Gustavo Lombardo, poi portata a Roma, felicemente consegnato nelle mani del figlio Goffredo e oggi presieduta dal nipote Guido, Titanus porterà cinque titoli classici restaurati, distribuiti da Nexo Digital, che raccontano la storia del cinema e del costume italiano. Si parte, appunto, da Il Gattopardo, in sala dal 27 giugno al 3 luglio; seguito da La ciociara, il film interpretato da un’immensa Sophia Loren. Dall’11 al 17 luglio, torna Visconti, con Rocco e i suoi fratelli; dal 18 al 24 luglio, Pane amore e fantasia; dal 25 al 31 luglio, La prima notte di quiete.

Per lanciare l’iniziativa della società, attiva anche nella distribuzione e dagli anni Novanta concentrata sulla produzione televisiva, Guido Lombardo e l’ad Massimo Veneziano hanno scelto la sede-museo dell’azienda, un palazzetto dove si respira la storia del cinema, con la saletta cinematografica dove Goffredo vide per la prima volta Il Gattopardo, preceduta da un’anticamera tappezzata di specchi e le parete tappezzati da locandine che riportano agli anni d’oro del grande schermo, Marisa Allasio in abito rosso e spalline scese per il poster di Poveri ma belli, Vittorio Gassmann che guida L’armata Brancaleone, il busto del fondatore, le cineprese d’epoca e il murales con tutti gli attori protagonisti della storia della Titanus, da Marcello Mastroianni a Claudia Cardinale, da Totò a Massimo Troisi.

Lombardo ha celebrato l’impresa di suo nonno e di suo padre Goffredo che salvò l’azienda da un quasi fallimento, nello studio ereditato da loro, un concentrato di storia cinematografica e familiare: in terra la collezione di cani di porcellana, appeso alla parete il piano di lavorazione de Il Gattopardo insieme ai tanti Pulcinella, ai Leoni d’oro e ai David di Donatello vinti dalla Titanus, al ritratto della nonna, l’attrice Leda Gys, e all’articolo del quotidiano che raccontava la lotta di Goffredo contro un pescecane, nel mare che amava tanto e che gli portò via tragicamente, durante un’immersione a Ponza, il figlio Giulio. Storia e storie che tornano d’attualità. Come la serie tivù Il camorrista girata 47 anni fa da Giuseppe Tornatore insieme al suo primo omonimo film, che ora arriverà in televisione: “Quando mio padre decise di produrre il primo film di Tornatore, lo convinse anche a girare la serie – ha raccontato il presidente della Titanus – se ne erano perse le tracce, l’abbiamo ritrovata qualche anno fa, non ha niente a che vedere con gli sceneggiati di quei tempi”.

(*) Nella foto sono ritratti Claudia Cardinale e Burt Lancaster (Il Gattopardo di Luchino Visconti).

Aggiornato il 26 giugno 2024 alle ore 17:22