Al “Talenti Village” successo della Fiera del libro

Diciottomila metri quadri di superficie commerciale con ben 60 punti vendita. Questo il biglietto da visita del Talenti Village, in via della Bufalotta, “erede” del precedente, storico Dima Shopping Bufalotta, centro commerciale che in questi anni ha ricoperto un importante ruolo, anche sociale, in una zona di Roma Nord-Est che solo negli ultimi decenni ha iniziato a emergere. Per questo centro non si è trattata di una semplice ristrutturazione, ma di un vero ripensamento di ruolo, insieme a una valorizzazione immobiliare curata da Arec Neprix, piattaforma di servicing e asset management del gruppo Illimity Bank e Svicom, società benefit, asset e property management dell’immobile.

Il Talenti Village vuol essere punto di riferimento del quartiere e polo di aggregazione per la comunità e il territorio (da sempre naturalisticamente e storicamente interessante, ma povero di luoghi di ritrovo e spazi culturali, specie per giovani e anziani), facendo leva su un’offerta commerciale e di servizi di qualità. In questo senso, forte rilievo avrà d’ora in poi la cultura, che già nel 2022 è emersa con l’organizzazione del Dima Book Festival, la Fiera del libro più lunga d’Europa. Quest’anno, il Festival è tornato, dal primo al 31 ottobre, sempre organizzato dall’Associazione Officine culturali romane (dedita a varie iniziative culturali, e presieduta dal giornalista e poeta, Andrea Lepone), con la direzione artistica affidata alla critica letteraria, Cinzia Baldazzi.

La manifestazione, per il secondo anno consecutivo, ha voluto creare momenti di aggregazione culturale e sociale in uno spazio – un centro commerciale, appunto – che è tra i principali simboli della moderna quotidianità. “Proprio per questa natura di simbolo di una quotidianità immediata (ma mai banale)”, precisa Andrea Lepone, direttore del festival, “abbiamo voluto organizzare sempre qui la II edizione della Fiera, che ad autori e case editrici ha permesso di farsi meglio conoscere da un pubblico non solo romano (70 per cento), ma anche delle altre province del Lazio e di altre regioni (30 per cento), E i numeri ci hanno dato ragione: sono affluiti, in un mese, 1.500 spettatori, che qui hanno trovato testi di saggistica varia, narrativa e poesia di oltre 200 autori, pubblicati da case editrici emergenti, assistendo a 120 presentazioni librarie e a 10 conferenze tematiche”.

Direttore, ovviamente parlare di una “Francoforte in piccolo” sarebbe eccessivo, però nessun’altra rassegna libraria in Europa dura un mese pieno, come la vostra. Quali temi son stati toccato nelle presentazioni dei libri e nelle conferenze?
Vorrei porre l’accento appunto sulla forte attualità dei temi trattati (sempre da esperti preparati e senza furori ideologici): come anzitutto le crisi internazionali, dall’Ucraina al Marocco, del quale ha parlato un celebre poeta marocchino, e all’altro dramma del conflitto israelo-palestinese. Su cui, in cerca di una possibile via alla pace, si son soffermati Pino Levi Pelloni, giornalista, storico dell’Ebraismo e presidente della Fondazione Levi Pelloni-Onlus, e l’imam Salameh Ashour, docente di Cultura araba, portavoce della Comunità palestinese in Italia. Importante anche l’incontro con Giovanna Graziano, presidente di Cis-ponte tra i popoli, associazione espressione dell’amicizia italo-somala. Si è parlato, poi, di ambiente, sostenibilità, innovazione (digitale e non), didattica digitale, giornalismo (con la presentazione, tra l’altro, della nuova testata Educa e dintorni, magazine che avrò il piacere di dirigere), promozione della cultura in genere, valore dell’associazionismo.

Senz’altro un carnet molto fitto. E nomi interessanti tra gli autori?
Ne sono intervenuti diversi. Come Saverio Angiulli, tenente colonnello della Guardia di Finanza a Palermo, grande investigatore, studioso e conoscitore di Cosa nostra come nessun altro: autore di saggi che non solo raccontano la storia del più grande business criminale del mondo, ma svelano anche i più aggiornati sistemi nelle indagini, che ripercorrono, in tal senso, il metodo Falcone-Borsellino. Poi Andrea Barbacane, nipote di Lucio Battisti. Nel 25ennale della morte dello zio (9 settembre 1998) ha presentato due suoi libri, Lucio Battisti, il padrone del tempo e Il grande inganno (Quel gran genio di mio zio e quel che non è mai stato detto su Lucio Battisti), recentemente editi dalle Edizioni Divinafollia, che sfatano molti luoghi comuni su questo grande personaggio della nostra musica. Ancora, Alessandro Moriconi, ricercatore del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), nonché il musicista e scrittore, Bob Fabiani, che ha presentato i suoi libri su quella straordinaria terra che è il Madagascar. Abbiamo dato forte spazio anche all’arte: ringrazio l’associazione Transversum, che ha organizzato l’importante mostra in ricordo del pittore Gian Paolo Berto, artista di Adria scomparso un anno fa, grande epigono e re-interprete di autori come Giorgio de Chirico, Renato Guttuso e Pablo Picasso.

In conclusione, bilancio positivo di questa seconda edizione?
Direi proprio di sì. Pensiamo, quindi, di dare appuntamento a tutti voi, a tutto il pubblico interessato, tra un anno, per l’autunno prossimo. Sempre qui al Talenti Village o comunque dove sarà possibile organizzare adeguatamente la prossima edizione.

Aggiornato il 03 novembre 2023 alle ore 15:22