Ritorna la rubrica de “L’Opinione delle Libertà” che dà voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo il libro “Il bordo vertiginoso delle cose” di Gianrico Carofiglio (Rizzoli).

Gianrico Carofiglio (Bari 1961) ha pubblicato, per Rizzoli, i romanzi Il passato è una terra straniera (2004) e Il silenzio dell’onda (2011), il graphic novel Cacciatori nelle tenebre (2007) con il fratello Francesco, la raccolta di racconti Non esiste saggezza (2010) e il saggio La manomissione delle parole (2010). È autore del ciclo di romanzi dell’avvocato Guerrieri. I suoi libri sono tradotti in ventiquattro lingue.

 La Storia

Un romanzo nel romanzo, un viaggio esistenziale carico di vibrazioni riflessive, in grado di smuovere anche le anime più aride. Eventi incastonati che si intrecciano lungo il sottile confine che spesso separa la strada del trionfo da quella dell’abisso.

“Enrico Vallesi è un uomo tradito dal successo del suo primo romanzo, intrappolato in un destino paradossale che ha il sapore amaro delle occasioni mancate. Fino al mattino in cui legge sul giornale una notizia di cronaca nera che riporta un nome dal passato. Enrico sale su un treno e torna nella città dove è cresciuto, e dalla quale è scappato molti anni prima. È un viaggio di riscoperta attraverso i ricordi di un’adolescenza inquieta, in bilico fra rabbia e tenerezza. Un romanzo di formazione alla vita e alla violenza che è anche un racconto sulla passione per le idee e per le parole, un’implacabile riflessione sulla natura sfuggente del successo e del fallimento, una inattesa storia d’amore”.

Il protagonista di questa storia naviga a vista, fino a quando un evento non stravolge la sua quotidianità, obbligandolo a fare i conti con il proprio passato, tentando di risolvere questioni lasciate in sospeso. Da Firenze Enrico si ritrova così a tornare nella sua Bari, città natale mai dimenticata, anima pulsante delle sue memorie, luogo diviso tra luci ed ombre, bellezze da ammirare e pericoli da evitare. Ancora una volta le relazioni diventano l’elemento centrale, la vera essenza dei rapporti umani, ciò che tutto crea e tutto distrugge. Così come il primo amore non si scorda mai, ci sono parole dette e alcune udite impossibili da cancellare.

Gianrico Carofiglio dona al lettore una storia intima e densa di enigmi, collocata in un tempo sospeso tra malinconia e romanticismo.

Aggiornato il 10 marzo 2023 alle ore 12:51