Ritorna la rubrica de “L’Opinione delle Libertà” che dà voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo il libro “La vertigine del tutto” di Valentina Di Ludovico (Augh edizioni).

Valentina Di Ludovico è nata nel 1985 a Teramo. È un tecnico della riabilitazione psichiatrica ed è responsabile del servizio di riabilitazione presso una casa di cura ad Ascoli Piceno. Da alcuni anni scrive libri dedicati a professionisti della riabilitazione e ha collaborato nel 2021 con Giovanni Fioriti Editore per il Manuale di psichiatria perinatale. Nello stesso anno ha pubblicato Comuni-care: il corpo e la cura oltre le parole (Alpes Italia). I suoi due drabble sono stati pubblicati in Estate in cento parole e Una storia al giorno (L’Erudita). Il racconto Cicatrici e fuliggine è stato inserito dalla stessa casa editrice nell’antologia tratta da un incipit di Giulia Caminito. Infine, alcune sue poesie sono presenti in M’illumino d’immenso (Pagine). La vertigine del tutto è il suo primo romanzo.

La Storia

Un romanzo di formazione dall’alto tasso educativo, un’avventura profonda ed elettrizzante in grado di travolgere tutto ciò che incontra. Un percorso tanto intimo quanto sconvolgente che tende ad animare anche i cuori più aridi, portando a riflettere sul peso effettivo che il passato di ognuno di noi ha rispetto agli eventi del presente e ai progetti futuri.

“Da bambina Manuela assiste all’arresto del padre, avvenuto a seguito di un’irruzione dei carabinieri nella casa che condivide con la madre e le due sorelle. La piccola scopre la verità sulle losche attività dell’uomo troppo tardi e questo ha su di lei pesanti conseguenze. Ormai trentaseienne, si trasferisce dall’Abruzzo a Milano per lavorare come insegnante e convive con gli attacchi di panico e l’impossibilità di gestire serenamente i rapporti con gli altri. I ricordi e le angosce attanagliano la sua mente, che quasi per autodifesa ha generato Nano, un’allucinazione che la sprona a non cedere sempre il passo alla paura. L’incontro con Davide, un collega, sposta i suoi precari equilibri e la mette di fronte alla necessità di chiudere i conti col passato”.

Ombre inquietanti si affacciano insistentemente alla finestra della protagonista, rompendo quel fragile equilibrio che sta faticosamente tentando di raggiungere. Il tema della salute mentale diviene così il protagonista assoluto di un romanzo toccante, a tratti scioccante.

Aggiornato il 11 febbraio 2023 alle ore 11:42