Puntuale anche questa settimana la rubrica de “L’Opinione delle Libertà” che dà voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana.  

Questa settimana vi consigliamo il libro “L’aquilone” di Laetitia Colombani (Editricenord). Laetitia Colombani è nata a Bordeaux nel 1976. Ha studiato cinema all'Ecole Louis-Lumière e ha diretto il suo primo film a soli venticinque anni. In breve tempo, si è imposta come regista e sceneggiatrice, lavorando con attrici del calibro di Audrey Tautou, Emmanuelle Béart e Catherine Deneuve. Il suo romanzo d’esordio, La treccia, è subito diventato un caso editoriale: venduto in 26 Paesi ancora prima della pubblicazione, ha avuto uno straordinario successo sia di pubblico sia di critica. L’aquilone è stato accolto in patria con lo stesso entusiasmo, rimanendo per mesi ai vertici delle classifiche.

La Storia

Un romanzo dalle forti tinte femminili, ricco di speranza e di solidarietà. Un’opera straordinariamente umana, densa di passione e consapevolezza, un vero e proprio inno accorato per tutte quelle donne che si vedono ancora costrette a combattere per la propria libertà.

“Quando s’incontrano su quella spiaggia, sono come isole lontane. Léna è arrivata in India dalla Francia per dimenticare un dolore che ha sgretolato tutte le sue certezze; Preeti è una giovane insegnante di autodifesa, in fuga dal matrimonio riparatore che i suoi genitori hanno combinato con l’uomo che l’ha violentata; Holy è un’umile cameriera chiusa nel silenzio, resa muta da una tragedia troppo grande per i suoi pochi anni. Eppure tutte e tre condividono la stessa voglia di ricominciare. Per Léna, ricominciare significa aprire gli occhi sui propri privilegi e lottare in nome di chi ha più bisogno. Per Preeti, significa ammettere che non basta la forza fisica per emanciparsi in una società che schiaccia e umilia le donne. Per Holy, significa imparare a leggere e a scrivere, realizzando il sogno di sua madre Smita, che voleva per lei un destino diverso da quello tracciato per gli intoccabili”.

Tre donne in cerca della loro indipendenza, sulle tracce di un futuro tanto agognato quanto nebuloso. L’affermazione dell’unione rispetto alla disgregazione, il trionfo della comunione di intenti rispetto all’ambizione dell’individuo. Laetitia Colombani tratteggia delicatamente una storia fortemente impattante per chiunque ci si voglia avvicinare. Un piccolo grande gioiello narrativo.

Aggiornato il 04 febbraio 2023 alle ore 10:20