Puntuale anche questa settimana la rubrica de “L’Opinione delle Libertà” che dà voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana. 

Questa settimana vi consigliamo il libro “Il gioco del mandorlo” di Elvira Fratto (Augh Edizioni). Elvira Fratto è nata a Catanzaro nel 1991. Dopo aver conseguito il diploma al liceo classico si è iscritta alla facoltà di Giurisprudenza e ha iniziato una lunga avventura con la radio universitaria del polo, UMG Web Radio. Giornalista pubblicista dal 2021, ha pubblicato il suo primo romanzo, Resalio, nel 2016 con lo pseudonimo di Elly Irukandji e collabora stabilmente con “Mimì”, l’inserto culturale domenicale del “Quotidiano del Sud – l’Altravoce dell’Italia” ideato da Giulia Carcasi. Scrive anche per “Areopago”, il blog culturale di Eduardo Savarese, e per due anni ha collaborato con “Cromosomi”, progetto indipendente che recensisce musica indie.

La Storia

Un racconto semplice e genuino da poter gustare durante questi giorni di festa. Un’opera densa di significato da cui poter trarre più di una morale, con la consapevolezza delle diverse interpretazioni che si possono dare alle vicende narrate dall’autore.

“In un liceo classico, le vicende di un professore di italiano e latino si intrecciano con quelle dei suoi allievi, alle prese con i piccoli e grandi momenti della crescita. Il prof adotta un metodo che si rivela infallibile: la scrittura e la letteratura diventano, per i ragazzi, strumenti d’indagine per le proprie esperienze di maturazione e di rivelazione. La classe è composta da personalità vivaci, con trascorsi talvolta sfortunati e tragici. Fuori dalle mura scolastiche, la quotidianità del docente è arricchita dai suoi vicini di casa, Italia e Amos; una donna eterea e un reduce di guerra che consentono al prof di cogliere il senso dell’amore, oltre le violenze e le ferite. E c’è la moglie Serena, sempre presente nei suoi pensieri in parallelo ad alcuni ricordi drammatici, pronti a riaffiorare”.

La scuola come palcoscenico metaforico della vita stessa, sul quale poter trovare di tutto, gioie e dolori, stimoli e pressioni, ribalta e retroscena. Una sfilata di personaggi dissimili, con i loro tratti caratteriali contrastanti, pregi e difetti, vizi e virtù. Il protagonista della vicenda pare muoversi magistralmente tra i vari fronti della sua esistenza, tentando di mantenere sempre la stessa identità e cogliendo il meglio da tutte le situazioni che si ritrova a fronteggiare.

Spesso gli incontri che si fanno durante il proprio percorso possono arricchire, lasciando emergere alcuni tratti di sé dei quali non si era neanche a conoscenza.

Un romanzo di formazione delicato e malinconico come un ricordo adolescenziale.

Aggiornato il 30 dicembre 2022 alle ore 14:05