Ritorna la rubrica de “L’Opinione delle Libertà” che dà voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana.

Questa settimana vi consigliamo il libro “Fortuna” di Nicolò Govoni (Rizzoli). Nicolò Govoni (1993) è cresciuto a Cremona. A vent’anni si è unito a una missione di volontariato in India, dove ha vissuto per quattro anni e studiato giornalismo. A venticinque ha fondato Still I Rise, un’organizzazione umanitaria che apre scuole per i bambini più vulnerabili tra Grecia, Turchia, Siria, Kenya, Repubblica Democratica del Congo e Colombia. Nel 2020 Nicolò è stato nominato al premio Nobel per la Pace. Attualmente vive e lavora a Nairobi. Ha pubblicato Bianco come Dio (2018), Se fosse tuo figlio (2019) e il libro fotografico Attraverso i nostri occhi (2020).

La Storia

Un romanzo fantasiosamente futuristico in cui pregi e difetti della nostra civiltà appaiono esasperati in tutta la loro potenzialità. Un affascinante percorso esistenziale che si sviluppa attraverso i canoni di una società sempre più basata sull’apparenza, l’individualismo e un amor proprio a tratti malsano.

“In fuga da un’Europa al collasso, Hans, Juju e Nonna affrontano mille pericoli fingendosi una famiglia: una donna anziana e i suoi nipotini, in realtà tre estranei che lentamente imparano a tenersi per mano. Quando raggiungono Truva, la “Città della Speranza” – un gigantesco campo profughi in cui il potere è gestito dalla piattaforma online Fortuna – ricevono anche loro, come tutti gli ospiti, una tenda e un dispositivo elettronico. Niente cibo o vestiti, quelli te li devi guadagnare: ognuno è artefice del proprio destino, e nel campo la ricchezza si costruisce postando. Chi accumula più like e follower ha accesso privilegiato agli aiuti umanitari; i meno popolari si accontentano delle briciole. Mentre Hans lotta con i fantasmi del passato e la cinica Nonna cerca con ogni mezzo di procurarsi visibilità, è Juju a domandarsi che senso abbia un mondo in cui ci si salva solo a spese degli altri”.

In quest’avventura così ben costruita e immaginata dall’autore, si lotta e si sgomita per resistere e progredire, prevalendo sull’altro con l’illusione di muoversi sui giusti binari. Emerge però in maniera inesorabile il sentore dell’importanza della comunità, della consapevolezza che solo insieme ci si può veramente evolvere, mescolando conoscenze e abilità, alimentando così un sentimento esteso. Una storia seppur fantasiosa non così lontana dai nostri giorni, in cui potersi perdere per tentare di ritrovarsi, grazie a sfumature didattiche mai banali. Nicolò Govoni disegna un piccolo universo nel quale muoversi per crescere.

Aggiornato il 02 aprile 2022 alle ore 12:57