Phil Collins e l’addio ai concerti: “Sto male”

“Ora dovrò trovare un vero lavoro”. Phil Collins, 71 anni, batterista e voce (dopo l’addio di Peter Gabriel) dei Genesis, non terrà più dei live: il concerto della band di sabato 26 marzo a Londra, alla “O2 Arena”, è così stato l’ultimo della sua vita. Il gruppo britannico aveva annunciato la reunion per il tour “The Last Domino?” dopo 14 anni di assenza dai live ma l’anno scorso, causa Covid, aveva cancellato diverse date.

Collins, in una intervista al Guardian, aveva spiegato: “Non faccio niente. Non mi alleno a cantare a casa, per niente. Le prove sono la pratica. La mia salute cambia le cose, fare lo spettacolo seduto cambia le cose”. E poi, alla Bbc, aveva espresso il desiderio di esibirsi con il figlio Nicholas: “Mi piacerebbe suonare con lui sul palco, ma riesco a malapena a tenere una bacchetta in mano”.

Nel 2009 sono cominciati i problemi di salute per Phil Collins: all’epoca l’artista subì lo schiacciamento delle vertebre provocato dalla posizione in cui suonava la batteria. Ci fu un primo intervento chirurgico poi un altro: a quel punto, vennero registrate delle lesioni ai nervi. A ciò si aggiunsero problemi legati al diabete. Oltre al successo con i Genesis, si ricordano di lui capolavori da solista, come “In the Air Tonight”, “Against all odds” e “Easy Lover”.

Aggiornato il 19 dicembre 2023 alle ore 19:28