Visioni. “Io sono nessuno”, un’autoparodia dal respiro corto

Bob Odenkirk è un antieroe mansueto che dà sfogo alla ferocia repressa. Il pittoresco avvocato delle serie di culto Breaking Bad e Better call Saul è protagonista del film Io sono nessuno (Nobody), firmato dal regista e musicista russo Il’ja Najšuller. L’uscita del lungometraggio, inizialmente fissata al 14 agosto 2020, è stata rinviata negli Usa al 2 aprile 2021 a causa della pandemia. In Italia è uscita in sala a partire dallo scorso 1º luglio. Il film, che ora può essere noleggiato o acquistato sulle piattaforme di Amazon e Chili, racconta la storia di Hutch Mansell (Odenkirk), un impiegato che lavora in una piccola fabbrica siderurgica guidata dal suocero e dal cognato. Il “signor nessuno” vive la propria esistenza in maniera ripetitiva.

È sposato a una donna che non lo stima, è padre, poco rispettato, di un adolescente e di una bambina. Durante una notte, l’abitazione dell’ordinary man viene violata da una coppia di disperati. Hutch non reagisce anche se ne ha l’occasione. Ma in lui cresce una rabbia primordiale. Umiliato dai familiari, decide di mettersi alla ricerca dei due balordi. Il risultato lo delude. Ma ha la possibilità di rifarsi durante il viaggio in bus, quando un gruppo di teppisti importuna una ragazza. È il pretesto per dare corso al proprio oscuro passato e celebrare, come Alex in Arancia meccanica (Malcolm McDowell), l’amata ultraviolenza. Il tono della storia cambia radicalmente. La “gazzella” si scopre “leone” e “azzanna” chiunque gli capiti a tiro. Purtroppo, tra i malcapitati figura anche il fratello di un narcotrafficante russo amante del Karaoke.

Dopo l’esordio in Hardcore Henry, film girato completamente in soggettiva, Najšuller dirige Odenkirk in un ruolo di giustiziere autoironico. Ma Io sono nessuno, un action movie volutamente sopra le righe, è un’improbabile autoparodia (dal respiro corto) del John Wick di Chad Stahelski, con Keanu Reeves. Non a caso entrambi i copioni sono firmati dallo sceneggiatore americano Derek Kolstad, originario di Madison (Wisconsin). È evidente l’omaggio alla trilogia di Taken, interpretata da Liam Neeson e al capostipite del genere, Il giustiziere della notte (Death Wish) di Michael Winner, con Charles Bronson. Ma, a differenza dei modelli di riferimento, la presenza di Odenkirk, un attore che non si prende mai sul serio, impone uno sguardo disincantato.

Tuttavia, seppure l’intenzione degli autori travalichi il cinema d’azione, sconfinando nella Slapstick comedy o, addirittura nel Cartoon, l’esito della narrazione non può gratificare lo spettatore. Perché il ritmo del racconto scema dopo la prima mezz’ora. Soprattutto a causa dell’inverosimile personaggio dell’anziano padre di Hutch interpretato da un divertito Christopher Lloyd. Un uomo che scalda la poltrona di una casa di riposo, ma all’occorrenza sa imbracciare il fucile per eliminare un esercito di mafiosi russi.

Aggiornato il 14 febbraio 2022 alle ore 13:20